A Livermore, in California, una lampadina è accesa dal 1901. Si chiama Centennial Light e brilla da oltre 120 anni nella caserma dei Vigili del Fuoco n.6. È diventata un simbolo globale contro l’obsolescenza programmata: quella strategia industriale che progetta oggetti destinati a rompersi presto per obbligare i consumatori a ricomprare.
La sua durata non è un caso: fu costruita con un filamento di carbonio, in un’epoca in cui la priorità era la resistenza, non il profitto. Negli anni ’20, invece, i grandi produttori formarono il cartello Phoebus per limitare artificialmente la durata delle lampadine a 1.000 ore. General Electric, Osram, Philips: tutti d’accordo per vendere di più, non per durare di più.
Oggi molti dispositivi seguono la stessa logica. Smartphone, stampanti, elettrodomestici si rompono presto, sono difficili da riparare o rallentano con gli aggiornamenti. L’istituto tedesco Öko-Institut ha stimato che la durata media degli elettrodomestici in Europa è calata del 30% in vent’anni.
Alcuni paesi iniziano a reagire. In Francia l’obsolescenza programmata è un reato dal 2015. Apple è stata multata per aver rallentato i vecchi iPhone. Ma il problema è globale.
Cosa possiamo fare? Chiedere trasparenza sulla durata e sui ricambi, sostenere chi progetta prodotti riparabili, difendere il diritto alla riparazione, cambiare abitudini: meno spreco, più cura.
La Centennial Light continua a brillare. Non ha bisogno di aggiornamenti, eppure resiste. È la prova che un altro modello è possibile.
Visto su: https://t.me/marcellopamio
Per saperne di più:
Lampadina centenaria https://it.wikipedia.org/wiki/Lampadina_centenaria
Obsolescenza Programmata? La lampadina che ha sfidato tutti!https://youtu.be/teMlsCszOnM

