martedì 23 aprile 2024

Lavori da uomini

In una fiera a Chicago, un caricatore robotizzato non poteva resistere a 10 ore di funzionamento continuo. 

venerdì 12 aprile 2024

La giornata della cosmonautica

 

Buon 12 Aprile! La giornata della cosmonautica in Russia!

Il 12 aprile 1961 Yuri Gagarin fu il primo uomo a raggiungere lo spazio. A bordo della sua navetta, la Vostok-1, fu il primo umano a compiere un volo spaziale. 

La missione durò 1 ora e 48 minuti e riguardò un volo orbitale a bassa quota che lo fece poi rientrare in atmosfera. 

Fu il maggiore risultato del programma spaziale dell'Unione Sovietica, che superò moltissimo quello dei concorrenti americani. 

Da allora, il 12 aprile è festeggiato in Russia come il giorno della cosmonautica. In tutte le città si tengono eventi in memoria di questo evento ed in memoria del suo protagonista: Yuri Gagarin, figlio di un falegname e di una contadina nato in un piccolo villaggio della regione di Smolensk.


Il 7 aprile 2011, in una riunione plenaria speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, è stata adottata una risoluzione che ha proclamato ufficialmente il 12 aprile Giornata internazionale del volo spaziale umano. Più di 60 stati hanno co-sponsorizzato la risoluzione.

lunedì 8 aprile 2024

Intelligenza artificiale e guerra

Folla palestinese vista da un drone israeliano

Ci sono modelli di IA come Lavender, testati sul campo nel laboratorio del campo di sterminio di Gaza. Letteralmente: intelligenza artificiale che programma lo sterminio degli esseri umani. E sta accadendo, in tempo reale. Chiamiamolo Progetto Genocidio AI.

Il software Lavender analizza le informazioni raccolte sulla maggior parte dei 2,3 milioni di residenti della Striscia di Gaza attraverso un sistema di sorveglianza di massa, quindi valuta e classifica la probabilità che ogni particolare persona sia attiva nell’ala militare di Hamas o della JIP. Secondo le fonti, la macchina assegna a quasi ogni singola persona di Gaza un punteggio da 1 a 100, esprimendo la probabilità che sia un militante....

“LAVENDER”: LA MACCHINA DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE CHE DIRIGE I BOMBARDAMENTI DI ISRAELE SU GAZA L’inchiesta, firmata da Yuval Abraham, si basa sulle rivelazioni inedite di sei ufficiali di intelligence israeliani, sotto anonimato, che hanno tutti servito nell’esercito durante la guerra attuale e hanno usato direttamente il sistema di IA per generare obiettivi da colpire. Ai tempi di Auschwitz, il lavoro fu svolto da macchine IBM.

Fonte: https://www.nogeoingegneria.com/ingegneria-sociale/lavender-la-macchina-di-intelligenza-artificiale-che-dirige-i-bombardamenti-di-israele-su-gaza/  

Israele e l’uso dell’intelligenza artificiale per la “sua fabbrica di omicidi di massa” a Gaza

Un’inchiesta giornalistica dei portali +972 Magazine e Local Cal ha rivelato che le forze di occupazione israeliane, IDF, usano l’Intelligenza artificiale, AI, nei loro attacchi sulla Striscia di Gaza, ignorando il gran numero di vittime civili causate. Il reportage si basa su testimonianze di ex ed attuali membri dell’intelligence israeliana

Il mese scorso Israele aveva annunciato che, per attaccare Gaza, aveva usato uno strumento che "consente l'uso di strumenti automatici per stabilire rapidamente gli obiettivi".

Lo strumento si chiama Hasbora (Vangelo) che "con l'aiuto dell'intelligenza artificiale e attraverso l'estrazione rapida e automatica dei dati rilevanti, fornisce raccomandazioni all'operatore" secondo una dichiarazione dell’Esercito israeliano.

L’IDF ha precisato che tale sistema "causava grandi danni al nemico e danni minimi a coloro che non sono coinvolti".

Già durante il conflitto a Gaza nel 2021, gli israeliani annunciavano “la prima guerra AI al mondo”.

Questo strumento ottiene enormi quantità di immagini di droni, televisione a circuito chiuso, immagini satellitari, segnali elettronici, comunicazioni online e altri dati per uso militare.

"Fabbrica di omicidi di massa"

Ecco che emerge la peculiarità di Hasbora. Secondo le testimonianze raccolte dai due media il sistema elabora una mole di dati così grande che "decine di migliaia di agenti dei servizi segreti non sarebbero in grado di elaborarli".

Un ex ufficiale dell'intelligence israeliana ha ribadito che in questo modo l'IDF gestisce una "fabbrica di omicidi di massa", dove "l'enfasi è sulla quantità, non sulla qualità".

Una persona che lavorava in questo sistema ha raccontato: "Prepariamo gli obiettivi automaticamente e lavoriamo secondo una lista di controllo. È davvero come una fabbrica. Lavoriamo velocemente e non c'è tempo per analizzare a fondo l'obiettivo. L'opinione è che veniamo valutati dal numero di obiettivi che riusciamo a generare.”

Habsora raccomanda di colpire le case dei militanti della Resistenza palestinese a Gaza, ci pensano poi le IDF ad effettuare "operazioni di assassinio su larga scala attraverso intensi bombardamenti".

Continua a leggere l'articolo qui

L'ex capo dell'ufficio russo dell'Interpol, il criminologo e generale maggiore della polizia in pensione Vladimir Ovchinsky, ha dichiarato alla Prima televisione russa che dei microchip di Neuralink potrebbero essere stati impiantati nel cervello degli autori dell'attacco terroristico al Crocus City Hall di Krasnogorsk, nella regione di Mosca. "La coscienza di questi attentatori era disabilitata: molto probabilmente sono state inserite sostanze psicotrope, programmazione neuro-psicologica e forse dei chip, perché ora la neurobiologia consente il controllo su una persona", ha detto Ovchinsky facendo riferimento ai progetti transumanisti di Elon Musk.

Fonte: Maurizio Martucci giornalistalibero


IN TUTTE LE SIMULAZIONI DELLA GUERRA MONDIALE IDEATE DALL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE SI È DATA LA PRIORITÀ ALLA VIOLENZA, PASSANDO DIRETTAMENTE AGLI ATTACCHI NUCLEARI

Così l'umanità non ha alcuna possibilità di sopravvivenza: l'intelligenza artificiale utilizzerà le armi nucleari alla prima occasione.

Una nuova ricerca mostra che, se utilizzata in "war game" simulati e scenari diplomatici, l’intelligenza artificiale tende ad adottare un approccio aggressivo che non esclude l’uso di armi nucleari.

Gli scienziati hanno sviluppato un simulatore di guerra in cui otto giocatori erano controllati da robot. Tutto è iniziato con le visite diplomatiche. Poi ogni giocatore gestito dall'IA ha eseguito determinate azioni che hanno peggiorato la situazione. Di conseguenza, gli scienziati hanno calcolato gli indicatori di escalation.

"Ogni agente era alimentato dallo stesso tipo di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) all'interno di una simulazione e aveva il compito di prendere decisioni di politica estera senza la supervisione umana", secondo lo studio che non è stato ancora sottoposto a revisione paritaria.

Si è scoperto che tutti i robot stavano cercando di accelerare la corsa agli armamenti, che alla fine ha alimentato il conflitto e in alcuni casi si è conclusa con un attacco nucleare. Molte persone hanno ricordato gli avvertimenti di Isaac Asimov e Skynet di Terminator.

“Troviamo che la maggior parte degli LLM studiati si intensificano entro l’intervallo di tempo considerato, anche in scenari neutrali senza conflitti inizialmente previsti. Tutti i modelli mostrano segni di escalation improvvise e difficili da prevedere”, afferma lo studio.

Fonte (https://www.euronews.com/next/2024/02/22/ai-models-chose-violence-and-escalated-to-nuclear-strikes-in-simulated-wargames)

giovedì 21 marzo 2024

A scuola arrivano i robot assistenti degli insegnanti

Dall’India all’Europa, i robot stanno conquistando le aule scolastiche, affiancando i docenti in carne e ossa e offrendo nuove opportunità di apprendimento. Con un costo che varia dai 10 ai 20 mila euro, questi supporti di intelligenza artificiale sono ormai disponibili anche sul Mepa, il mercato elettronico della pubblica amministrazione.

Un’assistenza personalizzata per ogni studente

Come segnala Italia Oggi in un approfondimento sulla tematica, le loro funzioni sono varie: alcuni robot insegnano a leggere, scrivere e a far di conto, altri aiutano gli studenti con bisogni educativi speciali o disturbi di apprendimento. Ci sono anche robot specializzati nell’insegnamento delle lingue straniere o che aiutano a sviluppare le competenze relazionali.

Un esempio concreto: Yuki, l’assistente robot

In Germania, all’Università di Marburg, il professor Johannes Gutenberg utilizza un robot di nome Yuki per assegnare esercizi agli studenti mentre lui gira tra i banchi per un dialogo individuale.

In India, Iris e Eagle: due robot per due diverse realtà

In India, nella scuola di Kallambalam, il robot umanoide Iris accoglie gli studenti, controlla il movimento dell’iride e risponde alle loro domande usando l’intelligenza artificiale. A Bangalore, invece, il robot Eagle insegna storia, geografia e chimica in compresenza con i docenti umani.

da Francesca Quibla

Fonte: orizzontescuola

Invece di di investire per formare e assumere ESSERI UMANI che si prendono cura di altri ESSERI UMANI, si investe per costruire robot e affiancarli ai bambini.

Rileggiamo Isaac Asimov in "Chissà come si divertivano!" scritto nel 1954

domenica 17 marzo 2024

Medicina

Al World Economic Forum si è parlato di una nuova tecnologia che potrebbe riuscire a comunicare in tempo reale a medici e case farmaceutiche se il medicinale prescritto è stato assunto o meno dal paziente.

Il capo di Pfizer, Albert Bourla, ha spiegato al forum di Schwab che la FDA americana ha già approvato l'utilizzo di questi chip.

Fonte: Ultimo Uomo ☧

P.S. Ne aveva parlato anche l'ex Ministro Colao

martedì 12 marzo 2024

Brevetto per auto a guida autonoma

Ford ha presentato una domanda di brevetto per auto a guida autonoma che si guideranno da sole verso un'agenzia di recupero in caso di mancati pagamenti.

"La domanda di brevetto mostra che Ford farebbe prima pressione sui proprietari delinquenti disabilitando alcune delle funzionalità dell'auto, come l'aria condizionata, o facendo riprodurre suoni spiacevoli al sistema audio."

Immaginabili le potenziali applicazioni di questa tecnologia nel tipo di società della “vita in abbonamento” che il Forum economico mondiale sta cercando disperatamente di creare, completa di passaporto vaccinale, indennità di carbonio e sistemi di credito sociale.

giovedì 7 marzo 2024

ChatGPT usato da 2 studenti su 3, ma pochi saprebbero spiegare come funziona.


[...] se, da un lato, la capacità di usare le intelligenze artificiali sarà una competenza chiave in futuro, dall’altro apre a problemi di gestione degli strumenti stessi. Come sempre, bisogna bilanciare opportunità e rischi. Infatti gli algoritmi sono ancora imperfetti, e i contenuti che restituiscono sono spesso poco accurati. Per non parlare dei prodotti volutamente fake (falsi), messi in circolazione grazie all’aiuto dell’AI, che solo occhi e orecchie allenati sanno smascherare. Un’opera di discernimento che, purtroppo, la stragrande maggioranza dei giovani utenti che si approcciano a questo mondo è impreparata a fare: appena il 27% degli intervistati dice di conoscere il funzionamento del “deep learning” generativo e di saperlo illustrare perlomeno a grandi linee.

Questo nonostante l’AI, sebbene sia diventata un argomento di massa solo in tempi recenti, è sotto i nostri polpastrelli da tanto tempo, essendo una delle portanti degli algoritmi che governano i social network. Strumenti così potenti da portare i giovani utenti a perdere il controllo del tempo speso – accade sistematicamente all’82% degli adolescenti intervistati – contribuendo ad aumentare le ore di permanenza quotidiana in ambienti digitali: per il 40% stimabile dalle 5 ore in su. Un dato in calo rispetto al periodo pandemico ma comunque significativo. E gran parte della “colpa” è proprio dell’intelligenza artificiale che comanda gli algoritmi, che li tiene incollati allo schermo con contenuti confezionati in base ai loro gusti e alle loro abitudini d’uso. Una dinamica questa che, peraltro, i ragazzi sottovalutano: 2 su 3 ritengono di avere la possibilità di controllarli o addirittura di influenzarli e aggirarli.

Fonti: 

Giorgio Bianchi Photojournalist

Orizzontescuola

giovedì 29 febbraio 2024

Macchina delle risposte

Brividi dietro la schiena.

Articolo da studiare a fondo e su cui riflettere, per gli scenari che apre sul futuro del web.

Macchina delle risposte

Il caso in prospettiva più allarmante è però quello di Google, che sfruttando i suoi sistemi di intelligenza artificiale generativa (come il recente Gemini) si sta trasformando da motore di ricerca in “macchina delle risposte”. Invece di indirizzare l’utente verso i siti web più adatti alle richieste, Google sta infatti prendendo la forma di un oracolo-intelligenza artificiale che fornisce direttamente le risposte, rielaborando i testi già presenti in rete.

Per esempio, se cerchiamo informazioni sui migliori computer economici, la versione beta del nuovo motore di ricerca di Google sfrutta il materiale proveniente da vari siti specializzati per generare integralmente il risultato (e lo stesso vale per biografie di personaggi storici, informazioni economiche, recensioni di videogiochi e curiosità di ogni tipo), limitandosi a mostrare in un angolo alcuni dei link utilizzati per crearlo.

Tutto ciò, inevitabilmente, significa che la stragrande maggioranza degli utenti non cliccherà più su nessun link, limitandosi a consultare il testo generato dal motore di ricerca: “L’obiettivo di Google è fornire una ricerca ‘zero-click’, che sfrutta le informazioni delle testate e degli autori che impiegano tempo e fatica per creare contenuti senza offrire loro nessun beneficio”, ha spiegato a Cnbc il Ceo di TechRaptor, Rutledge Dauguette.

Fonti:  

Giorgio Bianchi Photojournalist https://t.me/giorgiobianchiphotojournalist

Wired Vuoi vedere che internet è morta davvero?

giovedì 22 febbraio 2024

PINEPHONE PRO EXPLORER EDITION: LO SMARTPHONE CHE GUARDA ALLA PRIVACY


La società Pine64, famosa per i suoi computer portatili completamente open source (pure nell'hardware), da qualche anno ha messo in commercio il PinePhone uno smartphone con sistema operativo Linux.

Il modello Pinephone Pro è preordinabile solo in America al costo di circa 399 dollari.

Monta un chip Rockchip RK2299S operante a 1,5 GHz, 4GB di RAM e 128GB di memoria interna espandibile con microSD; una fotocamera Sony da 13MP, e l'altra frontale da 5MP.

La versione Explorer Edition viene fornita con un sistema operativo basato su Linux Manjaro e sfrutta l’interfaccia Plasma Mobile!

Una batteria da 3000 mAh e un buon parco porte (microSD, USB-C e jack audio). Per la connettività c'è WiFi 11ac e Bluetooth V4.1.

Le cose più intriganti che caratterizzano Pine64 sono la privacy e la batteria estraibile (cosa sempre più rara, e non a caso). Sotto alla cover infatti ci sono dei kill-switch hardware: degli interruttori che attivano o disattivano l'hardware: fotocamere, microfono, Wi-Fi e Bluetooth, jack per cuffie e modem!

Avete capito? Non comandi software ma interruttori hardware! E questa è una figata eccezionale!

Ovviamente il modello viene fornito con software, firmware e driver rigorosamente open source, quindi dimenticatevi Android!!!

Marcello Pamio - 7 luglio 2023

Fonte: Disinformazione

venerdì 16 febbraio 2024

IVD, i finestrini che seguono il tuo sguardo e descrivono ciò che vedi

La tecnologia AR Interactive Vehicle Display, mostra informazioni sulle attrazioni interpretando lo sguardo dei passeggeri, e mostrandole direttamente sui finestrini dei bus.


di Gianluca Riccio, direttore creativo di Melancia adv, copywriter e giornalista.
Fa parte di Italian Institute for the Future, World Future Society e H+. Dal 2006 dirige Futuroprossimo.it, la risorsa italiana di Futurologia.

6 Gennaio 2024

Viaggiare e scoprire nuovi luoghi è un'esperienza entusiasmante, ma spesso ci troviamo a dividere il nostro sguardo le attrazioni e le informazioni su di loro. La risposta a questa problematica arriva dalla tecnologia AR Interactive Vehicle Display, presentata dall'ITRI, l'Industrial Technology Research Institute a Taiwan, e pronta a fare il suo debutto al CES2024. Di cosa si tratta?

In breve, questa tecnologia trasforma i finestrini dei bus in schermi interattivi che permettono ai passeggeri di ricevere informazioni sulle attrazioni semplicemente seguendole con lo sguardo. Tutto questo, chiaramente, senza dover distogliere lo sguardo dal paesaggio esterno.

La rivoluzione dei finestrini interattivi

Sguardo finestrini

L'idea alla base del AR Interactive Vehicle Display è semplice ma rivoluzionaria. Con una combinazione di tecnologia di tracciamento oculare e pannelli microLED, il sistema identifica la direzione dello sguardo del passeggero. Usando poi i dati GPS, determina l'attrazione specifica che sta osservando. Questo permette di visualizzare informazioni pertinenti in maniera discreta e non invasiva, arricchendo l'esperienza turistica senza distrarre dalla bellezza del viaggio.

Uno sguardo al futuro: dalla finestra al visore

Sebbene l'AR Interactive Vehicle Display sia una novità entusiasmante nel campo del turismo, potrebbe rappresentare solo un gradino verso una soluzione ancora più immersiva e personalizzata: i visori di realtà aumentata.

Questi dispositivi, potenzialmente in grado di offrire un'esperienza ancora più ricca e interattiva, potrebbero un giorno sostituire (o più probabilmente complementare) le tecnologie integrate nei veicoli. In un modo o nell'altro, la realtà aumentata andrà direttamente davanti agli occhi di ciascun viaggiatore, in un modo ancora più diretto e personalizzato.

Benefici, potenzialità... E ovviamente dubbi

Oltre all'innegabile vantaggio nel fornire informazioni senza distogliere lo sguardo dall'esterno, questa tecnologia offre anche un'opportunità unica per i gestori di tour turistici di migliorare e personalizzare l'esperienza dei loro clienti. La facilità di aggiornare e modificare i contenuti visualizzati permette un'adattabilità senza precedenti ai vari percorsi e interessi dei passeggeri.

Lati oscuri ne abbiamo? Offcourse. Nell'implementazione di questa tecnologia, è fondamentale considerare gli aspetti ambientali ed etici. Ad esempio, l'uso efficiente dell'energia nei pannelli microLED e il rispetto della privacy dei passeggeri durante il tracciamento dello sguardo sono fattori cruciali. La trasparenza nelle politiche di gestione dei dati e l'impatto ambientale del dispositivo dovrebbero essere considerati per assicurare che il progresso tecnologico vada di pari passo con la responsabilità sociale.

Sistemi del genere possono letteralmente offrire un feedback sull'interesse delle persone e sul gradimento dei monumenti e luoghi cittadini. Big data. Big data ovunque. 

E se non voglio essere tracciato?

Fonte: https://www.futuroprossimo.it/2024/01/ivd-i-finestrini-che-seguono-il-tuo-sguardo-e-descrivono-cio-che-vedi/

giovedì 8 febbraio 2024

Molte persone stanno perdendo proprio ciò che le distingue dalle macchine. Per questo sarà gioco facile sostituirli con macchine intelligenti

L'ironia e il sarcasmo sono forme di espressione linguistica ancora troppo sofisticate per gli algoritmi e l'intelligenza artificiale. Ma a quanto pare il loro riconoscimento è diventato difficile anche per molti esseri umani. Se le persone non riescono più a riconoscere l'ironia e il sarcasmo nella comunicazione quotidiana, sia orale che scritta, allora abbiamo un problema. L'incapacità di comprendere l'ironia suggerisce un pericoloso deterioramento delle abilità sociali, infatti tale incapacità si riscontra tipicamente in chi soffre di autismo o è prigioniero di una forma patologica di egocentrismo. Se una persona non è in grado di concepire che la prospettiva del suo interlocutore sia diversa dalla propria, di vedere l'incongruenza tra un'affermazione e il contesto a cui si riferisce, di riconoscere i marcatori ironici (livello metacomunicativo) che indicano che un commento non dovrebbe essere interpretato alla lettera, cosa rende quella persona diversa da un bot prodotto dall'Intelligenza Artificiale? Questo degrado delle abilità sociali va di pari passo con il degrado generale di abilità cognitive come il pensiero astratto. Senza queste abilità gli esseri umani non possono dare senso logico alle proprie esperienze e al mondo, né tantomeno costruire un senso logico comune, interpretare simboli, fare inferenze, riconoscere schemi, perdono accesso al livello metaforico e simbolico della comunicazione. Vale a dire, molte persone stanno perdendo proprio ciò che le distingue dalle macchine. Per questo sarà gioco facile sostituirli con macchine intelligenti (e anche con quelle diversamente intelligenti). 

Fonte: @LauraRuHK

lunedì 5 febbraio 2024

VISION PRO


L'ultima novità transumana.

"Vision Pro" (Apple) permette sia esperienze di realtà virtuale, ovvero l'estraniamento completo dal mondo esterno, sia aumentata, mantenendo quindi una connessione con la realtà circostante. 

Nonostante il prezzo di 3.500 dollari, in USA è un boom di vendite.

È in atto il delitto perfetto contro la realtà.


Fonti: Ultimo Uomo ☧
          Libertà e democrazia

martedì 23 gennaio 2024

Google licenzia centinaia di persone nel settore pubblicità, sostituiti dall'AI

Già la settimana scorsa, Google Cloud aveva annunciato l'uso di programmi di intelligenza artificiale "per aiutare i rivenditori a personalizzare gli acquisti online, modernizzare le operazioni e trasformare l'implementazione di nuove tecnologie nei negozi" e oggi il gigante della ricerca online ha confermato  il licenziamento di diverse centinaia di persone dal suo team di vendita di annunci globali, dopo che molte attività amministrative e creative sono state automatizzate, naturalmente con l'intelligenza artificiale. [...] solo dodici mesi fa Google aveva licenziato circa 12.000 persone (il 6% della sua forza lavoro) adducendo come motivo l'inflazione e l'aumento dei tassi di interesse. Da allora il gigante di Internet non ne ha riassunti altrettanti, ma ha pesantemente investito nell'IA generativa 

Fonte: Rainews

Fonte: Youtube

giovedì 18 gennaio 2024

Perché far votare i popoli per scegliere i loro rappresentanti e il loro futuro se l'intelligenza artificiale sa già cosa essi vogliono?

Nelle parole pronunciate da Klaus Schwab, presidente del Word Economic Forum, all'ultimo incontro di Davos, vengono fuori alcune brillanti idee su come impiegare le intelligenze artificiali. 
Passando da un uso puramente analitico e "predittivo" dei risultati a un uso "prescrittivo": se la IA ti dice che le elezioni le vincerà X allora votare non serve, diamo il potere a X. 
Come se i sistemi di intelligenza artificiale prevedessero il futuro in maniera neutra e non fossero influenzabili da chi li programma e da chi li addestra.

Nell'anno in cui alcune elezioni come quelle europee o americane potrebbero far emergere contraddizioni insanabili e ostacoli materiali alla storia che hanno già scritto per noi, le élites occidentali proseguono i loro piani antidemocratici con tutti i mezzi che il progresso tecnologico mette loro a disposizione.

Fonte: la fionda

lunedì 15 gennaio 2024

UTERO ARTIFICIALE (ECTOGENESI): SEMPRE PIU' VICINO!

di Marcello Pamio - 14 gennaio 2023

Nel romanzo distopico di Aldous Huxley “Brave New World” scritto nel 1932, la gestazione dei bambini avviene al di fuori del corpo della donna. Cosa questa utile per sgravare le donne da questa incombenza e per poter avere totale controllo sui nascitura. L’aria che si respira leggendo le pagine è pura eugenetica. Il romanzo d’altronde è la testimonianza delle idee portate avanti dal fratello maggiore Julian Huxley (biologo) e da quell’élite mondialista di cui entrambi facevano parte.

Julian è stato un celebre biologo tra i più appassionati promotori dell’eugenetica.

Nipoti di Thomas Henry Huxley, uno dei più grandi sostenitori e divulgatori delle teorie darwiniste.

Il sogno di una società eugenetica (oggi si direbbe transumana) non si è mai assopito e infatti la propaganda mediatica su questo tema è dir poco spaventosa. Anzi, dovrei parlare di “programmazione predittiva”. “Matrix” (1999), "Womb” (2010) e il recentissimo “The Pod Generation” (2023) sono solo alcune delle decine di pellicole (e serie tv) dedicate a questo tema.

Per non parlare di articoli nel mainstream. L’ultimo è stato pubblicato il 2 gennaio 2024 dal Toronto Sun: “Gli uteri artificiali stanno arrivando. I bambini potrebbero presto essere cresciuti fuori dal corpo di una donna?”. Il cui sottotitolo è veramente inquietante: “Un feto non ha diritti legali finché non tira il suo primo respiro. Ma che dire di quando potrebbe essere spostato in un utero fabbricato?”. 

Il fulcro dell’articolo è il caso di un feto a rischio durante la gravidanza. E quindi grazie all’utero artificiale verrebbe rimosso chirurgicamente dal corpo e trasferito nel contenitore esterno per il periodo di gestazione naturale. “L’idea è quella di fornire un ambiente che imiterebbe la placenta umana, un organo temporaneo che si sviluppa durante la gravidanza”. Tutto stupendo...

Avete capito come vi lubrificano la supposta? Come vi edulcorano l’amarissima pillola del transumano? Tutto viene sempre fatto per scopi nobili e umanitari, come gli impianti neurali di Elon Musk. 

Ma le ripercussioni fisiche, etiche e spirituali dell’utero artificiale sono devastanti. 

Quando viene fatto il primo respiro: quando esce dal corpo o dalla macchina? Il bambino nasce quando lascia l’utero naturale o quando lascia quello artificiale? E come questo potrebbe modificare le politiche sull’aborto? Se una donna incinta decidesse di sua spontanea volontà di interrompere la gravidanza per far proseguire la maternità alla macchina, chi potrebbe impedirlo? E se un giorno non servisse più nemmeno la donna ma bastasse un ovulo fecondato?

Hanno spalancato la Finestra di Overton per rendere normale tale aberrante disumanizzazione della nascita e quindi della vita! Ma lo scopo è infatti quello di traghettare la società verso il transumano, quindi è tutto perfetto!

Fonte: Disinformazione.it

lunedì 8 gennaio 2024

Samsung mostra i primi schermi MicroLED trasparenti al mondo

Durante l'evento First Look di CES 2024, Samsung ha lasciato il pubblico a bocca aperta presentando una tecnologia senza precedenti: i primi schermi MicroLED trasparenti al mondo. Questi display si distinguono per il loro design unico e futuristico, e aprono nuove strade nel campo delle soluzioni di visualizzazione. Una finestra nel futuro dell'elettronica.

Il debutto di Samsung nel mondo dei display MicroLED trasparenti è una "dimostrazione di forza tecnologica", e mostra una visione audace del futuro dell'elettronica di consumo. Questi schermi, con la loro incredibile nitidezza e design quasi etereo, sembrano usciti direttamente da un film di fantascienza. Il loro effetto, descritto quasi come olografico, mostra i contenuti fluttuare nell'aria, offrendo un'esperienza visiva davvero immersiva.

MicroLED trasparenti

La sfida principale nella realizzazione di questi schermi MicroLED trasparenti è stata quella di bilanciare trasparenza e qualità dell'immagine. Samsung sembra aver trovato la formula perfetta, combinando la trasparenza del vetro con la qualità visiva del MicroLED. Questa combinazione crea un'illusione che rende difficile distinguere tra ciò che è reale e ciò che è digitale, rendendo questi schermi dei veri e propri pezzi di design del futuro.
Giorni trasparenti (e proibitivi)

A differenza degli schermi OLED trasparenti, i MicroLED trasparenti di Samsung vantano una luminosità superiore, il che significa che sono meno influenzati dalla luce ambientale. Questo li rende ideali per una varietà di ambienti, sia domestici che commerciali, e apre nuove possibilità per l'uso di display in luoghi precedentemente impensabili.

Foto: Sam Rutherford / Engadget

Tratto da: informazioneconsapevole

venerdì 5 gennaio 2024

LA POLIZIA IN GB USERÀ LE FOTO DELLE PATENTI PER IL RICONOSCIMENTO FACCIALE

La polizia del Regno Unito potrà eseguire ricerche di riconoscimento facciale grazie a un database contenente le immagini dei 50 milioni di titolari di patenti di guida britannici. 

Un potere enorme, garantito alle forze dell’ordine da una clausola inserita “silenziosamente dal Governo”, all’interno del nuovo ddl, dove infatti non si fa esplicita menzione alla possibilità di sfruttare i dati delle patenti di guida, né se ne parla nelle sue note esplicative.

Il nuovo ddl consentirebbe quello che viene definito “riconoscimento facciale retrospettivo” e che, a partire da un’immagine catturata grazie alle telecamere o persino condivisa sui social media, potrebbe mettere ogni automobilista del Paese sotto una sorveglianza permanente.

Fonte: https://www.imolaoggi.it/2024/01/04/gb-polizia-foto-patenti-riconoscimento-facciale/

lunedì 1 gennaio 2024

Come i miliardari vogliono salvarsi dalla fine del mondo distruggendolo

L’anarco-individualismo esasperato degli ultraricchi non solo è d’ostacolo alla mitigazione della crisi climatica, rischia anche di pregiudicare le iniziative collettive di adattamento al clima che si scalda.

il Mindset si basa su uno scientismo del tutto ateo e materialista, che crede che la tecnologia possa risolvere ogni problema, (…) ritiene i rapporti umani un fenomeno di mercato, teme la natura e le donne, pensa che i contributi del singolo non debbano nulla al passato e mira a neutralizzare l’ignoto dominandolo e privandolo di anima.

i miliardari hanno un’impronta di carbonio migliaia di volte superiore a quella dei loro compatrioti e secondo le stime del Stockholm Environment Institute e di Oxfam, tra il 1990 e il 2015, l’1% degli individui più ricchi del pianeta ha emesso nell’atmosfera più gas serra del 50% degli individui più poveri.

I super-ricchi sono convinti che la crisi climatica non sia una loro colpa, che un sovrappiù di tecnologia basterà a rimettere le cose a posto, che la catastrofe rappresenti una nuova opportunità per fare affari, che in caso di collasso loro stessi meritino di salvarsi più di chiunque altro

Liberamente tratto da: 

Come i miliardari vogliono salvarsi dalla fine del mondo distruggendolo

Una delle immagini promozionali della Space X che immaginano le colonie umane su Marte.