giovedì 8 febbraio 2024

Molte persone stanno perdendo proprio ciò che le distingue dalle macchine. Per questo sarà gioco facile sostituirli con macchine intelligenti

L'ironia e il sarcasmo sono forme di espressione linguistica ancora troppo sofisticate per gli algoritmi e l'intelligenza artificiale. Ma a quanto pare il loro riconoscimento è diventato difficile anche per molti esseri umani. Se le persone non riescono più a riconoscere l'ironia e il sarcasmo nella comunicazione quotidiana, sia orale che scritta, allora abbiamo un problema. L'incapacità di comprendere l'ironia suggerisce un pericoloso deterioramento delle abilità sociali, infatti tale incapacità si riscontra tipicamente in chi soffre di autismo o è prigioniero di una forma patologica di egocentrismo. Se una persona non è in grado di concepire che la prospettiva del suo interlocutore sia diversa dalla propria, di vedere l'incongruenza tra un'affermazione e il contesto a cui si riferisce, di riconoscere i marcatori ironici (livello metacomunicativo) che indicano che un commento non dovrebbe essere interpretato alla lettera, cosa rende quella persona diversa da un bot prodotto dall'Intelligenza Artificiale? Questo degrado delle abilità sociali va di pari passo con il degrado generale di abilità cognitive come il pensiero astratto. Senza queste abilità gli esseri umani non possono dare senso logico alle proprie esperienze e al mondo, né tantomeno costruire un senso logico comune, interpretare simboli, fare inferenze, riconoscere schemi, perdono accesso al livello metaforico e simbolico della comunicazione. Vale a dire, molte persone stanno perdendo proprio ciò che le distingue dalle macchine. Per questo sarà gioco facile sostituirli con macchine intelligenti (e anche con quelle diversamente intelligenti). 

Fonte: @LauraRuHK

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