L'ironia e il sarcasmo sono forme di
espressione linguistica ancora troppo sofisticate per gli algoritmi e
l'intelligenza artificiale. Ma a quanto pare il loro riconoscimento è
diventato difficile anche per molti esseri umani. Se le persone non
riescono più a riconoscere l'ironia e il sarcasmo nella
comunicazione quotidiana, sia orale che scritta, allora abbiamo un
problema. L'incapacità di comprendere l'ironia suggerisce un
pericoloso deterioramento delle abilità sociali, infatti tale
incapacità si riscontra tipicamente in chi soffre di autismo o è
prigioniero di una forma patologica di egocentrismo. Se una persona
non è in grado di concepire che la prospettiva del suo interlocutore
sia diversa dalla propria, di vedere l'incongruenza tra
un'affermazione e il contesto a cui si riferisce, di riconoscere i
marcatori ironici (livello metacomunicativo) che indicano che un
commento non dovrebbe essere interpretato alla lettera, cosa rende
quella persona diversa da un bot prodotto dall'Intelligenza
Artificiale? Questo degrado delle abilità sociali va di pari passo
con il degrado generale di abilità cognitive come il pensiero
astratto. Senza queste abilità gli esseri umani non possono dare
senso logico alle proprie esperienze e al mondo, né tantomeno
costruire un senso logico comune, interpretare simboli, fare
inferenze, riconoscere schemi, perdono accesso al livello metaforico
e simbolico della comunicazione. Vale a dire, molte persone stanno
perdendo proprio ciò che le distingue dalle macchine. Per questo
sarà gioco facile sostituirli con macchine intelligenti (e anche con
quelle diversamente intelligenti).
Fonte: @LauraRuHK
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