lunedì 3 giugno 2024

L’audace annuncio di BrainBridge sui trapianti di testa con AI: rivoluzione o follia?


Una start-up Usa promette che in 8 anni eseguirà il primo trapianto di testa

Si chiama "Brainbridge", ed è una start-up nel campo delle neuroscienze e dell'ingegneria biomedica  targata Usa che afferma che in capo a 10 anni sarà in grado di effettuare il primo trapianto di testa umana.

La start-up sostiene che il cervello possa vivere anche per centinaia di anni, "se il resto dei sistemi corporei funziona correttamente".

Gli esperti prevedono che lo sviluppo di una tale tecnica aiuterà nei malati terminali e nelle persone con un corpo "danneggiato o deperito".

Come? Facile: impiantando la testa del paziente designato sul corpo di chi ha un cervello malfunzionante, come una sorta di "puzzle umano".

L’audace procedura comporterebbe l’innesto della testa di un paziente su un corpo di un donatore in stato di morte cerebrale, preservando di fatto i ricordi, le capacità cognitive e la coscienza dell’individuo.

Anche se la tecnologia si rivelasse sicura ed efficace, è probabile che i trapianti di testa rimarrebbero procedure costose e rare, accessibili solo a pochi privilegiati. Questo solleva interrogativi sulla distribuzione delle risorse mediche e sul diritto alla salute per tutti.

Il futuro dei trapianti di testa è un viaggio che metterà alla prova non solo i confini della medicina, ma anche la nostra comprensione di cosa significa essere umani.

Fonti: Tutti i fatti     futuroprossimo

2 commenti: