martedì 5 maggio 2020

Con il 5G è iniziata l'era del governo parallelo (non eletto da nessuno)






Colao e il 5G (Quello della task force nominata da Conte)
Piccolo estratto di un video caricato sul canale YouTube della Università di Verona nell'aprile 2019.
Parla Vittorio Colao, ex AD di Vodafone-mondo e del colosso TLC americano Verizon, ora a capo della task force per la «ricostruzione» dell'Italia post-pandemica. Colao è propositore di sistemi di tracciamento della popolazione, come ha specificato in un articolo scritto di suo pugno messo in prima pagina dal Corriere della Sera qualche settimana fa.
«Sul tema del 5G prima bisogna fare chiarezza nel dire che cosa permetterà di fare il 5G rispetto ad oggi (...) che è sostanzialmente avere molta più velocità, molta più banda, quindi poter trasmettere più dati più rapidamente».
« [il 5G] soprattutto permetterà che l'effetto latenza, quindi il tempo in cui un segnale torna indietro, il tempo in cui il mio dito tocca il tavolo il mio cervello si accorge che c'è stato questo contatto (...) [il 5G] permetterà di portarlo sotto i 8-9 millisecondi, che è appunto una reazione quasi di sensibilità fisica».
«Questo nei fatti vuol dire che si potrà collegare oggetti, si potrà collegare robot, si potrà collegare tutto, e avere una remotizzazione di tutti i controlli, dalle serrature delle porte che diventeranno elettriche, alle macchine che leggeranno ovviamente chi attraversa la strada, se posso girare o no…».
«Sistemi medici [per] avere in tempo reale le condizioni di una persona e iniettare o magari rilasciare una sostanza medica che è necessaria per le condizioni della salute... cioè si potrà fare tutto in remoto quasi istantaneamente».
«ovviamente ci saranno delle trasformazioni profonde, le fabbriche cambieranno completamente, il sistema di trasporti cambierà completamente, il sistema di gestione degli edifici cambierà completamente»
Notevole il finale sul riconoscimento facciale.