venerdì 26 marzo 2021

Pronti a diventare “risorse digitali” del Great Reset?

 This Moment Calls For The Great Reset

Pochi ne sono consapevoli, ma la digitalizzazione della razza umana sta avanzando ad una velocità vertiginosa.

Il mondo sta percorrendo un sentiero che è stato disseminato di mine come controllo e sorveglianza. E tuttavia quasi nessun politico occidentale, di qualsiasi partito, sembra abbastanza preoccupato da parlare dell’impatto che questo avrà sulla privacy personale. Se sei curioso di sapere cosa riserva il prossimo futuro, ascolta i tecnocrati come Bill Gates.

Un anno fa, nel marzo 2020, mentre i governi stavano chiudendo le loro economie citando un misterioso virus, Gates ha fatto una serie di interviste ai media chiedendo un “certificato digitale” globalizzato per ogni essere umano sul pianeta. Ha detto che questo era l’unico modo per stare al passo con chi ha il virus e chi è stato vaccinato. Si noti che non si sapeva che nessun vaccino fosse in cantiere nel marzo 2020, ma Gates ha parlato del vaccino come se fosse proprio dietro l’angolo. Lo sapeva...

Stanno usando l’”opportunità”, presentata dalla pandemia, afferma il direttore del WEF Klaus Schwab, per trasformare l’assistenza sanitaria, le banche, la produzione industriale, i sistemi di produzione e consumo di energia, l’uso globale del suolo, persino il modo in cui socializziamo insieme come esseri umani.

Schwab ha commentato che nessun settore sarà esente dal Great Reset. E le Nazioni Unite affermano nella loro Agenda 2030 che nessuno sarà “lasciato indietro” da questo sistema globale in arrivo.

Dal momento che non si è svolta alcuna votazione e nessuno di noi è stato chiesto se volevamo aderire al Great Reset/Agenda 2030 , questo pone la domanda: cosa sarà fatto con i dissidenti che si rifiutano di accettare questa visione per il mondo? La risposta è nascosta nel futuro sistema cashless (senza contanti)...

Leggi tutto l'articolo di Leo Hohmann qui https://liberopensare.com/pronti-a-diventare-risorse-digitali-del-great-reset/

martedì 23 marzo 2021

Facebook e il bracciale che legge i pensieri: benvenuti nella Matrix


dal blog Libero di pensare -

Procede senza ostacoli la marcia trionfale del transumanesimo, vale a dire la dissoluzione dell’umanità per come la conosciamo. 
Facebook ha prodotto un braccialetto che ti permette di controllare i computer con il tuo cervello.
Vale a dire un braccialetto in grado di tradurre i segnali motori che partono dal cervello in modo da poter interagire con un dispositivo digitale semplicemente pensandoci.
L’acquisizione da parte di Facebook della Ctrl-Labs è stata la quarta più costosa della storia dell’azienda di Menlo Park dopo quelle di Whatsapp, Instagram e Oculus.
L’obiettivo dichiarato di Ctrl-Labs era quello di tradurre i pensieri e le conseguenti azioni volitive in un segnale trasferibile ad un computer senza alcun contatto, digitalizzando il movimento anche quando il movimento non c’è...

Insomma, di comandare una macchina (computer) con il pensiero, nella più autentica tradizione transumanista.

Tuttavia neanche la realizzazione di questo bracciale questo è l’obiettivo finale, in quanto c’è ancora bisogno di un dispositivo intermedio tra noi ed il computer.

L’obiettivo finale è invece, quello di collegare mente e macchina senza intermediari...

Non dimentichiamo che Facebook fa profitti grazie alle informazioni personali e un dispositivo che porta a comunicargli non solo i nostri dati ma anche le nostre intenzioni è qualcosa di assolutamente pericoloso. Non solo perché in questo modo il sistema ci porterà ad essere sempre più dipendenti da lui ma cambierà addirittura la direzione del vettore uomo-macchina; l’intenzionalità dell’azione non partirà più dall’uomo ma dal condizionamento che la macchina eserciterà, defraudando il soggetto dei sui residui spazi di libertà ed autonomia. 

Un incubo cui i romanzi ed i film di fantascienza ci hanno abituati da anni.
Un uomo ormai svuotato della sua individualità, sempre maggiormente vittima degli impulsi – chiamati al momento ingenuamente ‘suggerimenti’ o ‘soluzioni su misura’ – di cui è semplice antenna ricevente...

Ma sappiamo per esperienza che la tecnologia priva dell’elemento morale diviene un elemento distruttivo da cui è difficile non venir sopraffatti – come ben ci mostra la storia che parte dalla liberazione delle forze sub-umane dell’atomo...

Forse, ma come esageravano quegli scienziati che preferirono perdere il lavoro piuttosto che partecipare con le loro ricerche alla costruzione dell’atomica. 

Anche allora la ricerca veniva giustificata come necessaria e indispensabile per sconfiggere il nazismo, ma poi abbiamo visto come siano stati sacrificati centinaia di migliaia di esseri umani senza nessuna reale necessità bellica con le bombe lanciate su Hiroshima e Nagasaki.

Tutto l'articolo qui:  https://liberopensare.com/facebook-e-il-bracciale-che-legge-i-pensieri-benvenuti-nella-matrix/

martedì 2 marzo 2021

Elon Musk, chip nel cervello di una scimmia e non solo

Nessun ritegno per l'uomo più ricco del mondo ha utilizzato un animale per nuove ricerche con la Neuralink, la sua start up che studia l'interfaccia neurale. Questi fanno sul serio! 😱

 Elon Musk, chip nel cervello di una scimmia: "Ecco cosa farà ora"

ROMA - Elon Musk ha impiantato un chip nel cervello di una scimmia per consentirle di giocare ai videogiochi. Si tratta dell'ultimo esperimento della start up Neuralink, nata con lo scopo di volere utilizzare la tecnologia per sostituire funzioni cerebrali compromesse da traumi o malattie neurodegenerative. “Abbiamo una scimmia con un impianto wireless nel cranio con piccoli cavi che può giocare ai videogiochi con la sua mente. Non può vedere dove si trova l’impianto. È una scimmia felice. Abbiamo le strutture per scimmie migliori del mondo. Vogliamo che giochino a mind-pong”, ha fatto sapere Musk, l'uomo più ricco al mondo. L'imprenditore ha assicurato di aver seguito tutte le regolamentazioni vigenti per la sperimentazione senza nuocere alla salute degli animali.

La scimmia di Elon Musk può giocare ai videogiochi

L’obiettivo della startup Neuralink è quello di arrivare a curare danni al cervello o alla spina dorsale facendo recuperare capacità perse con l’impianto di chip di dimensioni assai ridotte. Elon Musk ha detto: “Esiste una versione primitiva di questa device con piccoli cavi che escono dalla testa ma è come avere un Fitbit nel cranio con fili che arrivano al cervello”. Il patron di Tesla non ha dunque escluso l'utilizzo di questa tecnologia anche per fare il backup della memoria di un essere umano morente, in modo da poter trasferire i suoi ricordi su un nuovo corpo umano o su un corpo meccanico.

Fonte: corrieredellosport

Il chip nel cervello di Elon Musk

Con il Neuralink si potranno controllare emozioni e umori e determinare gli stati d'animo

Musk ha spiegato che Neuralink sarà in grado di regolare l'umore delle persone in cui è impiantato grazie al bilanciamento degli ormoni presenti nell'ipotalamo.

Tale regolazione avverrebbe tramite l'emissione di «onde a frequenza e ampiezza superiori a quelle generate naturalmente» dal chip impiantato nel cervello.

Accanto alla possibilità di restituire la libertà di movimento alle persone con lesioni al midollo spinale, com'era nei piani originari di questa tecnologia, ora appare anche la regolazione degli umori, che potrebbe trovare un'applicazione per l'alleviamento degli stati ansiosi o depressivi, ma anche semplicemente per gestire lo stress o la tensione emotiva.

Affinché tutto ciò sia possibile, i ricercatori di Musk stanno elaborando degli algoritmi di intelligenza artificiale in grado di imparare dai segnali ricevuti dal cervello, così che Neuralink possa effettuare il proprio lavoro di regolazione.

L'impianto prevede anche la presenza di una connessione tramite cavo Usb Tipo-C per il collegamento al computer, al fine di operare sul chip (per gli aggiornamenti e l'impostazione dei parametri) ma anche per scaricare la mole di dati acquisiti.

Fonte: zeusnews