domenica 14 ottobre 2018

5G: crimine contro l’umanità!

da: https://compressamente.blogspot.com/2018/10/5g-crimine-contro-lumanita.html



“Il 5G è un crimine contro l’umanità, fermatelo sia dalla terra che dallo spazio!” Disperato appello all’ONU di medici-scienziati

Il tempo scorre e lo scontro si fa sempre più duro. Mentre in America i cittadini (consapevoli del rischio anche grazie ad una corretta informazione) diffidano i Sindaci dall’adottare una pericolosa tecnologia priva di studi preliminari sugli effetti per la salute umana e le associazioni denunciano la Commissione federale per le comunicazioni, al silenzio italiano (complice l’omissione di stampa e Governo sui pericoli sanitari) risponde un accorato appello (l’ennesimo!) lanciato da una task force internazionale di 11 accreditati ricercatori, medici e scienziati da tutto il mondo guidata da Arthur Firstenberg: con “Stop 5G dalla terra e dallo spazio” chiedono all’ONU, all’Organizzazione Mondiale della Sanità, al Consiglio dell’Unione Europea e ai Governi nazionali di fermare immediatamente il progetto wireless 5G (all’asta delle frequenze, sinora lo Stato italiano ha incassato più di 4 miliardi di euro), accusato di essere un vero e proprio “crimine contro l’umanità, in violazione del Codice di Norimberga” che vieta la sperimentazione sugli esseri umani. Infine, sempre dagli USA, arriva l’intervista shock di Martin Pall, emerito di biochimica al Washinghon State University di Portland, noto per essere tra i più accreditati studiosi al mondo di elettrosensibilità ed interazioni uomo-campi elettromagnetici: “Se il 5G sarà realizzato secondo i piani stabiliti il ragionamento di Pall tra 5 o 7 anni l’umanità sarà estinta”. Per capire la portata dello spauracchio incombente, declinato persino nel Wi-Fi dallo spazio, in esclusiva per l’Italia OASI SANA riporta la traduzione parziale dell’appello internazionale lanciato dagli studiosi all’ONU per fermare il 5G. Attesa l’urgenza, i promotori dell’iniziativa hanno chiesto agli enti pubblici di rispondere entro il 1° Dicembre 2018.
“Le società di telecomunicazioni di tutto il mondo, con il supporto dei governi, entro i prossimi due anni dovrebbero implementare la rete wireless di quinta generazione (5G). Sarà un cambiamento sociale senza precedenti su scala globale. Avremo case ‘intelligenti’, imprese ‘intelligenti’, autostrade ‘intelligenti’, città ‘intelligenti’ e auto a guida autonoma. Praticamente tutto ciò che possediamo e compriamo, dai frigoriferi alle lavatrici, dai cartoni per il latte, dalle spazzole per i capelli e i pannolini per bambini, conterrà antenne e microchip e sarà connesso in modalità wireless a Internet. Ogni persona sulla Terra avrà accesso immediato a comunicazioni wireless ad altissima velocità, anche nelle foreste pluviali, nel mezzo oceano e nell’Antartico. Ciò che non è ampiamente riconosciuto è che cosa tutto questo comporterà anche in termini di cambiamenti ambientali. Il numero pianificato di nuove antenne ad irradiazione di radiofrequenza è impossibile da prevedere. Oltre a milioni di nuove stazioni radiobase 5G sulla Terra, 20.000 nuovi satelliti nello spazio, 200 miliardi di oggetti trasmittenti, secondo le stime entro il 2020 faranno parte dell’Internet delle cose un trilione di oggetti. (…)
Nonostante la diffusa negazione, l’evidenza che le radiazioni a radiofrequenza sono dannose per la vita. L’evidenza clinica accertata sulla base di una letteratura forte di oltre 10.000 studi peer-reviewed parla di esseri umani malati e feriti, di prove di danni a DNA e di prove epidemiologiche che le principali malattie della civiltà moderna – cancro, malattie cardiache e diabete – sono in gran parte causate dall’inquinamento elettromagnetico. Se i piani del settore delle telecomunicazioni per il 5G si realizzeranno, nessuna persona, nessun animale, nessun uccello, nessun insetto e nessuna pianta sulla Terra sarà in grado di evitare l’esposizione, 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno, a livelli di radiazione a radiofrequenza che saranno decine o centinaia di volte più intensi di quanto irradiato oggi, senza alcuna possibilità di fuga da nessuna parte sul pianeta. Questi piani 5G minacciano di provocare effetti gravi e irreversibili sugli esseri umani e danni permanenti. (…)

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Devono essere adottate misure immediate per proteggere l’umanità e l’ambiente, nel rispetto degli imperativi etici e degli accordi internazionali. Il 5G si tradurrà in un massiccio aumento dell’inevitabile, involontaria esposizione alle radiazioni wireless. Al fine di trasmettere l’enorme quantità di dati richiesti per l’Internet delle cose, la tecnologia 5G, quando completamente implementata, utilizzerà onde millimetriche, ciò richiederà ad ogni operatore di installare stazioni base ogni 100 metri in ogni area urbana del mondo. A differenza delle precedenti generazioni di tecnologia wireless, in cui una singola antenna trasmette su una vasta area, le stazioni base 5G dei dispositivi 5G avranno più antenne disposte in ‘phased array’ che funzionano insieme per emettere focalizzato, orientabile, raggi laser simili che si inseguono l’un l’altro.

LEGGI IL LIBRO INCHIESTA SU ELETTROSMOG e 5G

Ogni telefono 5G conterrà dozzine di minuscole antenne, tutte funzionanti insieme per tracciare e puntare un fascio focalizzato sull’antenna più vicina. La Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti ha adottato delle regole che consentono alla potenza effettiva di tali fasci di essere pari a 20 watt, cioè dieci volte più potenti dei livelli consentiti per i telefoni attuali. Ciascuna stazione radiobase 5G conterrà centinaia o migliaia di antenne che puntano più raggi laser simili a tutti i telefoni cellulari e dispositivi utente nell’area di servizio. Questa tecnologia è chiamata ‘multiple input multiple output’ o MIMO. Le regole FCC consentono che la potenza irradiata effettiva dei fasci di una stazione base 5G sia pari a 30.000 watt per 100 MHz di spettro, o equivalentemente 300.000 watt per GHz di spettro, da decine a centinaia di volte più potente dei livelli consentiti per stazioni base correnti.
Almeno cinque compagnie stanno poi proponendo di fornire il 5G attraverso il Wi-Fi dallo spazio da un totale di 20.000 satelliti in orbita che copriranno la Terra con fasci potenti, focalizzati e orientabili. Ogni satellite emetterà onde millimetriche con una potenza effettiva irradiata di fino a 5 milioni di watt da migliaia di antenne disposte in un array a fasi. Sebbene l’energia che raggiunge il suolo dai satelliti sarà inferiore a quella delle antenne a terra, irradierà le aree della Terra non raggiunte da altri trasmettitori e sarà aggiuntiva alle trasmissioni 5G a terra da miliardi di oggetti dell’Internet delle cose. Ancora più importante, i satelliti saranno localizzati nella magnetosfera terrestre, che esercita un’influenza significativa sulle proprietà elettriche dell’atmosfera. L’alterazione dell’ambiente elettromagnetico della Terra può essere una minaccia alla vita ancora più grande della radiazione delle antenne a terra.
Gli effetti nocivi delle radiazioni a radiofrequenza sono già stati dimostrati

Ancor prima che venisse proposta la 5G, decine di petizioni e appelli da parte di scienziati internazionali, tra cui l’Appello di Friburgo firmato da oltre 3.000 medici, hanno richiesto una fermata per l’espansione della tecnologia wireless e una moratoria sulle nuove stazioni di base.


Nel 2015, 215 scienziati di 41 paesi hanno comunicato il loro allarme alle Nazioni Unite (ONU) e all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Hanno affermato che ‘numerose recenti pubblicazioni scientifiche hanno dimostrato che i campi elettromagnetici [EMF] colpiscono gli organismi viventi a livelli ben al di sotto della maggior parte delle linee guida internazionali e nazionali’. Più di 10.000 studi scientifici sottoposti a peer review dimostrano danni alla salute umana derivanti dalle radiazioni a radiofrequenze.
Gli effetti includono:
Alterazione del ritmo cardiaco
Espressione genica alterata
Metabolismo alterato
Sviluppo di cellule staminali alterate
Tumori
Malattie cardiovascolari
Compromissione cognitiva
Danno al DNA
Impatti sul benessere generale
Aumento dei radicali liberi
Difficoltà nell’apprendimento e nella memoria
Funzione e qualità degli spermatozoi alterati
Aborto spontaneo
Danno neurologico
Obesità e diabete
Stress ossidativo
Gli effetti nei bambini comprendono l’autismo, disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD) e asma.
I danni vanno ben oltre la razza umana, poiché vi sono abbondanti prove di danni a diverse piante e animali e animali da laboratorio, tra cui:
Le formiche
Uccelli
Foreste
Rane
Mosche della frutta
Api da miele
Insetti
Mammiferi
Topi
Sono stati anche registrati effetti microbiologici negativi.
L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’OMS ha concluso nel 2011 che le radiazioni RF di frequenze da 30 kHz a 300 GHz sono probabilmente cancerogene per l’uomo (Classe 2B). Tuttavia, recenti prove, tra cui gli ultimi studi sull’uso del telefono cellulare e il rischio di cancro al cervello, indicano che la radiazione a radiofrequenza è dimostrata cancerogena per l’uomo e dovrebbe ora essere classificata come “cancerogeno in Classe 1” insieme al fumo di tabacco e all’amianto. La maggior parte dei segnali wireless contemporanei sono modulati a impulsi. Il danno è causato sia dall’onda portante ad alta frequenza sia dalle pulsazioni a bassa frequenza. Lo spiegamento di satelliti 5G deve essere proibito”.
Riproduzione consentita, citando la fonte
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sabato 14 luglio 2018

Informatica quantistica, stabilito nuovo record per l’entanglement: 18 qubit

Un gruppo di ricercatori è riuscito a stabilire un nuovo record per quanto riguarda l’entanglement quantistico in chiave informatica, raggiungendo il valore di 18 qubit. Lo studio è stato pubblicato su Physical Review Letters ed è stato ripreso da un articolo su Phys.org.
Secondo Chao-Yang Lu, coautore dello studio e ricercatore all’Università di Scienza e Tecnologia della Cina, si tratta del più grande entanglement raggiunto finora.

leggi tutto qui: https://notiziescientifiche.it/informatica-quantistica-stabilito-nuovo-record-per-lentanglement-18-qubit/

domenica 8 luglio 2018

Il decalogo di Jaron Lanier sui social media:

stai perdendo la libertà di scelta;
abbandonare i social media è il modo più mirato per resistere alla follia dei nostri tempi;
i social media ti stanno facendo diventare uno stronzo;
i social media stanno minando la verità;
i social media tolgono significato a quello che dici;
i social media stanno distruggendo la tua capacità di provare empatia;
i social media ti rendono infelice;
i social media non vogliono che tu abbia una dignità economica;
i social media stanno rendendo la politica impossibile;
i social media ti odiano nel profondo dell'anima;

giovedì 28 giugno 2018

Occhio non vede...


Incubo 5G, il Governo aumenta di 110 volte l’elettrosmog? Il libro denuncia di Martucci per Grillo (Ministro Salute): “cittadini come cavie umane, si viola Codice di Norimberga!” E’ già tardi?


leggi tutto qui


venerdì 22 giugno 2018

l’unica cosa da fare è abbandonare i social


Risultati immagini per Jaron Lanier

Jaron Lanier:
I social ti limitano la libertà di scelta, sono il principale catalizzatore della follia contemporanea, ci stanno trasformando in una manica di stronzi — sempre parole di Lanier —, stanno minando la verità, la nostra capacità di provare empatia, la nostra possibilità di essere felici, di vivere dignitosamente e persino di mantenere in piedi le nostre democrazia: questi punti di partenza su cui Lanier costruisce il suo pamphlet. Ma attenzione, perché il discorso di Lanier o si prende in tutta la sua complessità, oppure non vale niente.

qui per leggere tutto il post


sabato 2 giugno 2018

robot poeta

Francesco Zaffuto ci informa che:

La tecnologia ci porta una nuova notizia: sta per arrivare il robot poeta capace di imitare il linguaggio umano.
http://arpaeolica.blogspot.com/2018/05/sputar-versi.html

 Risultati immagini per poesia robot

Ho visto cose che voi umani...






Pinocchio volle diventare un bambino
David, il "mecha", voleva diventare un "orga"




 
nel Racconto di Francesco Zaffuto - Edito online su Arpa eolica, in due puntate il 2 e il 3 Giugno 2018 - Alberto Rovati...

tutto da leggere qui:

http://arpaeolica.blogspot.com/2018/06/alberto-20-luomo-che-volle-farsi-robot.html

sabato 26 maggio 2018

A George Orwell.

 
Controllata®, Controllato®: ho una sincera e grande ammirazione verso di te.
Anche a me piacerebbe essere un Controllato Consapevole®. Ai (pochi) pazzi che mi dicono, ad esempio, che “Facebook” è il migliore e più capillare sistema di controllo e di (auto)schedatura di polizia che sia stato escogitato, roba da spedire la Stasi tra le barzellette di Pierino, piacerebbe davvero tanto rispondere: “Dipende dall'uso che se ne fa”. 
Ti vedo, Controllata, Controllato, mentre lo pronunci pressoché trionfante, mentre il matto asociale che ha osato tace con la coda tra le gambe, senza sapere più che cosa dire. L' “uso che se ne fa” è un caposaldo intangibile, che sta scalzando letteralmente Iddio dal trono, in tutte le sue variopinte declinazioni. Del resto, Controllata, Controllato, avrai presente di quando Zuckerberg® è arrivato in visita in Italia, ricevuto con gli onori di un capo di stato persino dal Papa®.

fonte: 
http://ekbloggethi.blogspot.it/2016/11/smartzombies.html

martedì 20 febbraio 2018

bitcoin


Il lato oscuro del bitcoin, il cui valore è schizzato alle stelle (7.600 dollari l’uno), non è solo il fatto che, come ha spiegato Federico Fubini sul Corriere, «la criptomoneta ha caratteristiche che la rendono quasi perfetta per sostituire nell’era digitale i paradisi fiscali del ‘900». C’è anche un costo ambientale. Perché il meccanismo che consente la creazione dei bitcoin (il cosiddetto mining), consuma un’enorme, e crescente, quantità di energia elettrica. Servono infatti computer sempre più potenti per risolvere i complicatissimi calcoli crittografici necessari a inserire le transazioni nella blockchain, la sorta di gigantesco registro digitale su cui la criptomoneta si fonda (i miners che risolvono i calcoli vengono per l’appunto ricompensati in bitcoin).
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... a partire dai dati raccolti dall’analista Alex de Vries, «per come sono i prezzi, i miner di Bitcoin utilizzeranno oltre 24 terawattora di elettricità all’anno». Per fare un paragone, l’industria dei bitcoin, per come è messa ora, è destinata a consumare in un anno un quantitativo di energia pari a quello consumato dalla Nigeria nello stesso lasso di tempo.
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Questa attività di mining, però, implica un'elevata potenza di calcolo che comporta anche un alto dispendio energetico. Per questo motivo in molti hanno puntato il dito contro questa moneta elettronica, accusandola di consumare più elettricità che molti paesi del mondo, come il Marocco o l'’Irlanda, e di avere, quindi, un impatto ambientale poco sostenibile.
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webete


Enrico Mentana, ripondendo ad un tweet delirante conia il neologismo webete



Risultati immagini per I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l'invasione degli imbecilli."

commercio su internet


I piccoli negozi che furono già colpiti dall’avanzare della grande distribuzione ora vengono ulteriormente spazzati via dall’avanzare del commercio su internet



interessante post di Francesco Zaffuto sul suo blog Crea Pane e lavoro

CHIUSI IN CASA AD ACQUISTARE - in 5 anni scomparsi 267.000 negozi