Dall’India all’Europa, i robot stanno conquistando le aule scolastiche, affiancando i docenti in carne e ossa e offrendo nuove opportunità di apprendimento. Con un costo che varia dai 10 ai 20 mila euro, questi supporti di intelligenza artificiale sono ormai disponibili anche sul Mepa, il mercato elettronico della pubblica amministrazione.
Come segnala Italia Oggi in un approfondimento sulla tematica, le loro funzioni sono varie: alcuni robot insegnano a leggere, scrivere e a far di conto, altri aiutano gli studenti con bisogni educativi speciali o disturbi di apprendimento. Ci sono anche robot specializzati nell’insegnamento delle lingue straniere o che aiutano a sviluppare le competenze relazionali.
In Germania, all’Università di Marburg, il professor Johannes Gutenberg utilizza un robot di nome Yuki per assegnare esercizi agli studenti mentre lui gira tra i banchi per un dialogo individuale.
In India, nella scuola di Kallambalam, il robot umanoide Iris accoglie gli studenti, controlla il movimento dell’iride e risponde alle loro domande usando l’intelligenza artificiale. A Bangalore, invece, il robot Eagle insegna storia, geografia e chimica in compresenza con i docenti umani.
Fonte: orizzontescuola
Invece di di investire per formare e assumere ESSERI UMANI che si prendono cura di altri ESSERI UMANI, si investe per costruire robot e affiancarli ai bambini.
Rileggiamo Isaac Asimov in "Chissà come si divertivano!" scritto nel 1954