Come segnala Italia Oggi in un approfondimento sulla tematica, le loro funzioni sono varie: alcuni robot insegnano a leggere, scrivere e a far di conto, altri aiutano gli studenti con bisogni educativi speciali o disturbi di apprendimento. Ci sono anche robot specializzati nell’insegnamento delle lingue straniere o che aiutano a sviluppare le competenze relazionali.
In Germania, all’Università di Marburg, il professor Johannes Gutenberg utilizza un robot di nome Yuki per assegnare esercizi agli studenti mentre lui gira tra i banchi per un dialogo individuale.
In India, nella scuola di Kallambalam, il robot umanoide Iris accoglie gli studenti, controlla il movimento dell’iride e risponde alle loro domande usando l’intelligenza artificiale. A Bangalore, invece, il robot Eagle insegna storia, geografia e chimica in compresenza con i docenti umani.
Fonte: orizzontescuola
Invece di di investire per formare e assumere ESSERI UMANI che si prendono cura di altri ESSERI UMANI, si investe per costruire robot e affiancarli ai bambini.
Rileggiamo Isaac Asimov in "Chissà come si divertivano!" scritto nel 1954