domenica 23 marzo 2025

UN BEL FEGATO


E' notizia di ieri che EMA avrebbe validato la prima IA a uso diagnostico, specificamente per leggere le biopsie epatite nella steatoepatite non alcolica (fegato grasso). Ora, non si vuole qui entrare negli aspetti più tecnici (e nemmeno lo si saprebbe fare), tuttavia colpisce la spiegazione dell'articolo secondo cui "Le prove presentate al Chmp (comitato per i medicinali a uso umano dell'Ema) dimostrano che le letture della biopsia da parte dell'Ai, verificate da un patologo esperto, possono determinare in modo affidabile l'attività della malattia con una variabilità inferiore rispetto allo standard attuale utilizzato negli studi clinici, che si basa sul consenso di 3 patologi indipendenti". Pare cioè di capire che fin qui lo standard erano tre medici esperti, e ora diventa un medico esperto più un sistema esperto. Sistema il quale peraltro avrà un "apprendimento bloccato", ovvero "il modello di apprendimento automatico non può essere modificato o sostituito". E ovviamente, diversamente cambierebbero le sue prestazioni, non si sa se in meglio o in peggio e bisognerebbe ricominciare daccapo. Cosa cambia dunque rispetto alle procedure basate unicamente sull'intervento umano? L'articolo sostiene che migliori la concordanza delle diagnosi, ma sarebbe facile opporre l'obiezione che la concordanza aumenta sempre se diminuiscono le "teste" da mettere d'accordo. Quello che indubbiamente cambia è che serviranno sempre meno patologi esperti, dapprima servirà assumerne meno e a cascata non servirà più nemmeno formarli. Patologi la cui esperienza peraltro cresce indefinitamente nell'arco della vita professionale, generando quella formazione a cascata basato sul rapporto tra allievo e maestro (insegnante, se preferite: maestro ormai si usa poco e nulla, ma il senso è quello). Escluderei infine che tutto questo possa quanto meno generare economie per la sanità pubblica: in un modo o nell'altro, l'imprenditoria e il mercato finiranno per guadagnarci, in termini di licenze d'uso, brevetti o qualche altra diavoleria. Non esiste nell'attuale sistema nessuna innovazione che riduca i costi. Per esserci, dovrebbe essere generata dallo stato, ma è stato insegnato a noi tutti che lo stato non è in grado di innovare, e dunque teniamoci il privato. Si prospetta in ogni caso un futuro per affrontare il quale servirà molto fegato.

Fonte: https://t.me/MarCosent

Qui l'articolo: https://www.doctor33.it/articolo/63888/intelligenza-artificiale-ema-qualifica-primo-strumento-per-diagnosi

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