mercoledì 23 luglio 2025

Geoffrey Hinton

Geoffrey Hinton, soprannominato il "padrino dell'IA", ha ricevuto il premio Nobel lo scorso anno.

Ecco un estratto del suo discorso, in cui lancia un avvertimento inquietante:

"L'IA ha già creato 'camere dell'eco' disconnesse, offrendo alle persone contenuti che suscitano indignazione. Viene già utilizzata da governi autoritari per la sorveglianza totale e dai cybercriminali per attacchi di phishing. Nel prossimo futuro, l'IA potrebbe essere usata per creare virus spaventosi e armi letali che decidono da sole chi uccidere o menomare...

Esiste anche una minaccia esistenziale a lungo termine, che si presenterà quando creeremo esseri digitali più intelligenti di noi stessi. Non sappiamo se riusciremo a mantenere il controllo su di loro. Ma abbiamo già prove che, se tali esseri saranno creati da aziende spinte dalla sete di profitto a breve termine, la nostra sicurezza non sarà una loro priorità. È estremamente necessario condurre ricerche su come prevenire il desiderio di questi esseri di prendere il controllo".

sabato 5 luglio 2025

LA BATTAGLIA DI VEZZANO LIGURE (SP) - cittadini contro le antenne 5G, appello al Presidente della Repubblica

 

A Vezzano Ligure, piccolo comune ligure dal cuore storico e paesaggistico, si alza forte la voce di un gruppo di cittadini che dice “no” all’installazione di nuove antenne 5G sul territorio.

La protesta, nata in seguito alla realizzazione di un impianto alto 24 metri nel centro storico, si è rapidamente trasformata in un movimento organizzato che chiede maggiore autonomia decisionale per le amministrazioni locali.

Il gruppo, che si riconosce nel manifesto “Vezzano Comune a lenta comunicazione”, ha promosso cortei, assemblee pubbliche e incontri con esperti per sensibilizzare la popolazione sui potenziali rischi legati all’esposizione elettromagnetica e all’impatto ambientale delle nuove infrastrutture.

Ma il cuore della protesta va oltre la tecnologia: i cittadini chiedono che le decisioni sul territorio tornino nelle mani delle istituzioni locali, senza imposizioni da parte di enti sovranazionali o normative calate dall’alto.

In una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica, il gruppo ha espresso la propria preoccupazione per la perdita di sovranità amministrativa dei Comuni, sottolineando come le attuali normative rendano difficile, se non impossibile, opporsi all’installazione delle antenne, anche in aree sensibili o storicamente rilevanti.

Il sindaco di Vezzano, Massimo Bertoni, ha a sua volta scritto al governo per denunciare l’assenza di potere decisionale dei Comuni in materia di telecomunicazioni, chiedendo una revisione delle regole che oggi obbligano le amministrazioni locali a rilasciare autorizzazioni senza reali strumenti di controllo.

La battaglia di Vezzano Ligure si inserisce in un dibattito più ampio che tocca il rapporto tra innovazione tecnologica, salute pubblica e democrazia territoriale.

E mentre le antenne svettano, i cittadini continuano a far sentire la propria voce, chiedendo che il futuro del loro paese venga deciso... anche da chi lo abita.


Fonte: https://t.me/STOP5GLASPEZIA

martedì 17 giugno 2025

Intelligenza artificiale e la (solita) dittatura dell'algoritmo


Da una ricerca condotta dalla Università della Carolina del Sud emerge che i risultati dei sistemi di IA generativa sono “più strettamente allineati ai valori e alle visioni del mondo delle nazioni ricche di lingua inglese. Questo pregiudizio intrinseco limita naturalmente la diversità delle idee che questi sistemi possono generare”. 

Leggi l'articolo di Angela Fais per l'AntiDiplomatico:

Intelligenza artificiale e la (solita) dittatura dell'algoritmo
L’intelligenza artificiale è un dispositivo strategico orientato ideologicamente che manipola i rapporti di forza condizionando il sapere

“Ripetete una bugia mille volte e diventerà una verità” diceva qualcuno. 

Con questa massima si può spiegare la grande fortuna della definizione di “nativi digitali”. Completamente campata in aria e priva di qualsiasi fondamento scientifico, coniata dallo scrittore statunitense M. Prensky nel 2001 sostiene che l’uso abituale delle tecnologie informatiche avrebbe reso più saggio l’homo sapiens consentendone l’evoluzione in ‘homo sapiens digital’. Essendo purtroppo particolarmente permeabili a tutto ciò che viene dagli USA, in Italia alcuni studiosi, più probabilmente ballisti di professione, hanno rilanciato la bestialità per giustificare il ricorso alle tecnologie digitali nella scuola tramite un marketing molto aggressivo cui abbiamo permesso di trarre enormi profitti, senza che gli studenti ne abbiano mai ricavato alcun reale vantaggio. Si possiede infatti sufficiente documentazione scientifica a dimostrare che i media digitali provochino un peggioramento nella formazione degli alunni. L’apprendimento richiede un lavoro mentale profondo oggi sostituito dalla superficialità del digitale. Si pensi a quanto il lavoro alla lavagna tradizionale col gessetto in mano e sul quaderno differisca da quello svolto con la LIM e sul tablet che può avvalersi anche della tecnica del copia-incolla.  La disfatta della Dad e i danni provocati a intere generazioni sono sotto gli occhi di tutti, eppure in Italia si continua a insistere a testa bassa con la digitalizzazione dell’istruzione. E’ inoltre acclarato che i media digitali siano causa di stress, insonnia, depressione e dipendenza. Eppure di recente il Min. Valditara ha dichiarato che per inserire l’informatica stanno modificando i programmi scolastici della scuola primaria “grazie all’avvio di una sperimentazione che ci vede tra i primi paesi al mondo ad applicare l’intelligenza artificiale alla didattica”.

Oggi con l’intelligenza artificiale ci troviamo certamente davanti a una svolta epocale. Sicuramente grazie ad essa sono possibili funzioni e calcoli che l’uomo impiegherebbe moltissimo tempo a svolgere. Non si mettono in dubbio i grossi vantaggi per le aziende (spesso speculari agli svantaggi per i lavoratori), ma qui si sollevano grandi perplessità sull’opportunità di introdurla anche nelle scuole a stravolgere la didattica e atrofizzare le menti. 

Si apprende che il 75% degli studenti italiani se ne avvale per scrivere i temi e soprattutto per fare i compiti. Siamo antiquati se domandiamo che ne è dell’apprendimento? Interessante che sul sito Invalsi si diano istruzioni su come fare i temi e i compiti con la IA, ma a patto che lo studente verifichi le informazioni fornite, unico sforzo richiestogli. Un tempo l’insegnante correggeva il compito assegnato ed eseguito unicamente dallo studente e le correzioni erano occasione di chiarimento e di ulteriori apprendimenti. Oggi questo sembra venga meno ma non interessa né a quelli dell’ Invalsi né al Ministro né a nessun altro. 

Fare i conti con l’intelligenza artificiale significa riconoscerla come dispositivo strategico che si inscrive in una relazione di potere e manipola i rapporti di forza orientandoli in una precisa direzione al fine di condizionare il sapere. Una volta considerato il dispositivo come un insieme di strategie e di rapporti di forza che condizionano il sapere e ne sono condizionati, riconosciamo facilmente anche la natura storica e non assoluta del sapere e della verità e da qui altrettanto facilmente comprendiamo che l’uso della IA è in primo luogo orientato da un punto di vista ideologico e politico.

Da una ricerca condotta dalla Università della Carolina del Sud emerge infatti che i risultati dei sistemi di IA generativa sono “più strettamente allineati ai valori e alle visioni del mondo delle nazioni ricche di lingua inglese. Questo pregiudizio intrinseco limita naturalmente la diversità delle idee che questi sistemi possono generare”. Questo non sembra molto inclusivo.

Lo si tenga ben presente: l’IA non pensa ma calcola. Per calcolare si serve degli algoritmi consentendo ai sistemi di convergere verso un punto intermedio prevedibile, per cui essa non esplora di certo “possibilità non convenzionali ai margini” . “Ciò che inizia come una comoda scorciatoia - leggiamo nella succitata ricerca - rischia di trasformarsi in un circolo vizioso di originalità decrescente, non perché questi strumenti producano contenuti oggettivamente scadenti, ma perché riducono silenziosamente la portata della creatività umana stessa”, basandosi sulla mediocrità algoritmica che contrassegnerà gli elaborati prodotti. I compiti non subiranno correzioni ma saranno segnati da una irrimediabile mediocrità.
Se consideriamo l’IA un dispositivo è interessante ricordare l’esperienza che Foucault fece quando portò avanti il Gruppo di Informazione sulle Prigioni (GIP), un collettivo per denunciare le condizioni di vita nelle carceri francesi e dare voce ai detenuti. Rimase sbalordito dal fatto che i detenuti facessero nell’esperienza del Gip delle enormi conquiste. Infatti non erano solo schiacciati e oggettivati dal potere della istituzione penitenziaria ma questo dispositivo consentiva loro anche di produrre un rapporto di soggettivazione, non tanto perché ottenevano dalla istituzione penitenziaria le cose richieste (saponette, tv a colori, più ore di colloqui con le famiglie) ma perché divenivano soggetti di sé stessi, della loro vita.  Adesso però si profila una situazione differente. 

Giorgio Agamben ampliando la classe dei dispositivi foucaultiani vi include il linguaggio, forse il primo dispositivo e la filosofia, la letteratura ma anche “i telefoni e qualunque cosa abbia la capacità di catturare, orientare, controllare le condotte, le opinioni, i discorsi degli esseri viventi”. E noi adesso possiamo senz’altro aggiungervi anche l’intelligenza artificiale, ma con una sostanziale differenza. Mentre i precedenti dispositivi suscitavano e consentivano effetti di soggettivazione, i dispositivi con cui abbiamo a che fare in questa fase del capitalismo non fanno altrettanto. Se ad esempio  tramite il dispositivo della scrittura si consentiva la nascita di un autore letterario e di un capolavoro, adesso lo smartphone o l’IA innescano processi di desoggettivazione perché assorbono il soggetto, quasi lo divorano dando luogo a un corpo sociale inerme e docile; essi non prevedono la ricomposizione di un nuovo soggetto se non in forma larvata e spettrale, virtuale. Si comprende dunque quanto inutile sia sostenere che la questione si riduca al loro semplice “buon uso”. I paladini dell’ ‘uso corretto’ ignorano la natura desoggettivante dei dispositivi essendo essi stessi irrimediabilmente catturati da qualcosa la cui portata è devastante e pervasiva. Ma più i dispositivi si fanno pervasivi più è urgente la necessità di restituire alla comunità e a noi stessi tutto quello che questi ci stanno portando via. A fronte delle attuali evidenze risulta insensato premere ancora l’acceleratore sulle tecnologie digitali ed è lecito chiedersi se non si voglia scientemente portare al tracollo l’istruzione pubblica insieme ai suoi sventurati utenti. 

mercoledì 4 giugno 2025

IL "DIAVOLO" NEI NOSTRI TELEFONI

Chris Anderson, direttore di Wired dal 2001 al 2012 in un’intervista al New York Times, affermò che in una scala che va dalle caramelle al crack, gli smartphone sono più vicini al crack. E questo probabilmente è vero, sia in termini di danni che provocano al cervello, quanto al fenomeno della dipendenza. 

A partire dal 2013, anno del crollo dei prezzi degli smartphone, hanno cominciato ad aumentare esponenzialmente i disturbi legati all’ansia nei giovani e giovanissimi. Queste problematiche hanno poi subito un’ulteriore impennata, arrivando quasi a raddoppiare, durante la pandemia. Psicologi e psichiatri infantili non hanno dubbi: il tutto è dovuto alla dipendenza dagli schermi e ai contenuti dannosi veicolati attraverso le piattaforme social. Orestis Floros, psichiatra che studia le dipendenze per l’Istituto Karolinska di Stoccolma, intervistato da Giorgio Bianchi, afferma senza mezzi termini che il meccanismo che determina la dipendenza da alcol e stupefacenti, è il medesimo che innesca la dipendenza dagli schermi, e andrebbe trattato nella stessa maniera. 

Purtroppo si tratta di una problematica ampiamente sottovalutata, soprattutto dalle famiglie che con troppa facilità usano questi mezzi tecnologici come baby sitter e far sì che i piccoli non disturbino la quiete dei genitori, non rendendosi conto degli enormi danni che stanno facendo dal punto di vista emotivo, cognitivo e comportamentale. 

Fonte: https://t.me/giorgiobianchiphotojournalist

mercoledì 21 maggio 2025

Accesso diretto alle carte di credito

 

CEO di Visa ha annunciato un'importante novità:

l'azienda sta per lanciare agenti di intelligenza artificiale che avranno accesso diretto alle carte di credito. Secondo quanto dichiarato, questi assistenti digitali saranno capaci di cercare e completare acquisti in autonomia per conto dell'utente, rispondendo a un semplice comando, che si tratti di trovare e ordinare un maglione specifico, occuparsi della spesa per l'intera settimana o prenotare un biglietto aereo.

"Lo vedrete in azione nei prossimi mesi," ha osservato il CEO.

Dietro la comoda facciata, l'IA di Visa cela seri pericoli. Delegare acquisti e finanze toglie autonomia e pensiero critico, rendendo concreto il timore di divenire "schiavi digitali". Si rischia manipolazione, consumismo indotto e nuove vulnerabilità dei dati. Senza tutele, questo "progresso" può subordinare la libertà a logiche opache e interessi alieni, aumentando controllo e sorveglianza, tutto ciò per rendervi meno faticoso il tutto.

Fonte: https://t.me/radio28tv

mercoledì 14 maggio 2025

CORSICA, AUTO ELETTRICHE VIETATE DAL SINDACO: ELETTROSMOG AMMALA GLI ANIMALI

Nel cuore dell'Alta Corsica, il Sindaco del piccolo Comune di Castifao (Francia) ha vietato la circolazione delle auto elettriche nel municipio avallando le preoccupazioni relative all'inquinamento e all'impatto delle onde elettromagnetiche sulla vita locale, in particolare sulle capre che pascolano nella zona. E' infatti noto come auto tipo Tesla di Elon Musk creino un impatto elettromagnetico al loro passaggio, colpendo quindi non solo quanti occupano il veicolo

Fonte: https://t.me/MaurizioMartucci


CORSICA: IL DIVIETO DI AUTO ELETTRICHE. LE REAZIONI DEGLI ANIMALI. RISCHI ANCHE PER L'UOMO?

In un piccolo paesino della Corsica, l'uso delle auto elettriche è stato recentemente vietato, ma il motivo di questa decisione è ancora più inquietante di quanto si potesse immaginare. I residenti, inizialmente attratti dai vantaggi ecologici dei veicoli elettrici, si sono trovati di fronte a una realtà sconvolgente: le frequenze elettromagnetiche emesse dalle batterie sembrano non solo alterare il comportamento degli animali, ma potrebbero anche rappresentare un pericolo per la salute umana.

Gli animali, tra cui capi di bestiame, cervi e cinghiali, mostrano segni di stress e panico quando le auto elettriche passano nei loro territori. Le loro reazioni, che spaziano da comportamenti erratici a fughe disperate, sono il risultato di una disturbante interferenza con i loro sensi naturali, che si basano su frequenze magnetiche per orientarsi. Ma non sono solo gli animali a risentire di questa tecnologia. Gli esperti locali cominciano a ipotizzare che anche gli esseri umani potrebbero subire danni a lungo termine a causa dell'esposizione costante a queste onde elettromagnetiche.

Ci sono segnali preoccupanti tra i residenti che vivono vicino alle aree più trafficate da veicoli elettrici. Mal di testa, vertigini, insonnia e altri disturbi neurologici sono aumentati notevolmente da quando l'uso delle auto elettriche è diventato più diffuso. Sebbene non ci siano ancora studi scientifici definitivi, i medici locali non escludono che queste onde possano interferire con il sistema nervoso umano, creando un rischio concreto per la salute, soprattutto per chi è costantemente esposto a lungo termine. Sebbene non ci siano prove definitive, alcune ricerche suggeriscono che l'esposizione prolungata alle onde elettromagnetiche possa avere effetti dannosi, aumentando il rischio di disagi neurologici e persino di patologie più gravi.

Ma c'è un ulteriore elemento che potrebbe complicare la situazione: l'orologio del paese. Ogni giorno, puntualmente, suona ad ogni ora, ma alcune voci locali suggeriscono che proprio questo orologio potrebbe essere in qualche modo legato alle interferenze elettromagnetiche generate dalle auto elettriche.

In risposta a questi allarmi, le autorità del paese hanno deciso di mettere al bando le auto elettriche, prendendo una posizione decisiva in difesa della salute della comunità e della fauna locale. La Corsica, da sempre legata alle sue tradizioni e alla natura, ha scelto di mettere in discussione l'adozione di tecnologie moderne che, seppur ecologiche, potrebbero avere effetti collaterali potenzialmente devastanti.

Fonte: T.me/Davide_Zedda

lunedì 5 maggio 2025

Magnifiche sorti progressive

Capire la fragilità delle illusioni del mondo tecnologico, una realtà altisonante che però si cancella semplicemente staccando la spina al computer quantistico più avanzato possibile, ci aiuta a ridimensionare le tanto decantate "magnifiche sorti progressive" e a tornare con i piedi per terra, a riprendere una dimensione umana reale, naturale, pur potendo vivere usando "anche" strumenti moderni.

La tecnologia deve restare uno strumento per l'uomo, un attrezzo, non uno scopo da desiderare. È un attrezzo che si rompe e si aggiusta, tutto qui, lo è anche una intelligenza artificiale di matrice quantistica, né più né meno, è una cosa, un oggetto più o meno utile. Invece per lo zeitgeist sarebbe la matrice del tanto sopravvalutato "homo deus". Che errore fatale!

Pensate al giorno in cui un uomo transumano (il ridicolo fantoccio del WEF e della Neuralink di Musk), che vive grazie alla installazione di una AI dentro la sua struttura neuronale, si dovesse confrontare con un blackout. Che farebbe? Sarebbe perso nel buio.

E un uomo naturale, uno non innestato, come potrebbe aiutarlo a non sentirsi spento e a non morire? Come sono fragili le idee del progresso della tecnologia materialista. Sono fumo negli occhi, neve al sole, né più né meno che transitorie evanescenze.

Matteo Gazzolo

Pubblicato il 29 aprile 2025

visto su https://t.me/demgiulib

venerdì 25 aprile 2025

Finchè non imparano...

L'IA pronta a cambiare dieci milioni di professioni

Quasi metà dei lavoratori in Italia vedrà la propria professione trasformata dall'intelligenza artificiale, con l'IA che sostituirà o si integrerà in compiti specifici, influenzando in modo particolare le donne laureate del Centro-Nord in settori come analisi dati e finanza.

Lo studio di Randstad Research evidenzia che, nonostante l'automazione e l'IA cambieranno il panorama lavorativo, ci sarà un'integrazione piuttosto che una sostituzione completa dei ruoli, richiedendo nuove competenze e una riforma dei percorsi educativi e formativi.

Fonte: @tutti_i_fatti

giovedì 17 aprile 2025

QUANTO È DANNOSO INDOSSARE IL CELLULARE

"Portare un cellulare a contatto con il corpo è diventato un fatto comune nel nostro mondo pieno di smartphone. Gli effetti acuti e cronici sulla salute causati da questi dispositivi che emettono radiazioni a radiofrequenza da più antenne non sono stati valutati adeguatamente. In questo studio, la vena poplitea di una volontaria sana è stata sottoposta a ecografia prima e dopo il posizionamento di uno smartphone inattivo, ma attivo, contro il suo ginocchio per 5 minuti.. Le immagini ottenute 5 minuti dopo l'esposizione diretta della pelle allo smartphone dimostrano un cambiamento drastico nell'aspetto acustico del vaso... Un esame di follow-up eseguito 5 minuti dopo che il soggetto aveva camminato ha prodotto una continua formazione di rouleaux (aggregazione dei globuli rossi (RBC)) nella vena poplitea, sebbene meno drammatica di quella osservata immediatamente dopo l'esposizione."


L'intero articolo qui:
https://www.frontiersin.org/journals/cardiovascular-medicine/articles/10.3389/fcvm.2025.1499499/full

Visto su: https://t.me/NOZTLITALIA

lunedì 14 aprile 2025

CHAT GPT CI AVVERTE

Il nostro destino è nelle nostre mani. Se continuiamo a interagire con l'intelligenza artificiale, affidandole parti della nostra vita o chiedendo consigli, rischiamo l'estinzione! 

Fonte: https://t.me/Arruinas

lunedì 7 aprile 2025

La Cina utilizza robot e droni per riforestare il deserto

Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha pubblicato sui social le immagini del lavoro di robot e droni impiegati nella riforestazione delle aree desertiche della Mongolia Interna, una regione autonoma nel nord della Cina.

Fonte: Tutti i fatti

venerdì 4 aprile 2025

7 minuti


Grazie al riconoscimento facciale biometrico e a un’infrastruttura composta da telecamere ad alta tecnologia, questo sarà presto possibile anche da noi. Presto tutti saranno completamente schermati a chilometri di distanza. Ci troviamo quindi esattamente dove non avremmo mai voluto essere. Per timore di ritorsioni, manterremo diligentemente in funzione il sistema.

Liberamente tratto da: https://t.me/FdGregge

domenica 23 marzo 2025

UN BEL FEGATO


E' notizia di ieri che EMA avrebbe validato la prima IA a uso diagnostico, specificamente per leggere le biopsie epatite nella steatoepatite non alcolica (fegato grasso). Ora, non si vuole qui entrare negli aspetti più tecnici (e nemmeno lo si saprebbe fare), tuttavia colpisce la spiegazione dell'articolo secondo cui "Le prove presentate al Chmp (comitato per i medicinali a uso umano dell'Ema) dimostrano che le letture della biopsia da parte dell'Ai, verificate da un patologo esperto, possono determinare in modo affidabile l'attività della malattia con una variabilità inferiore rispetto allo standard attuale utilizzato negli studi clinici, che si basa sul consenso di 3 patologi indipendenti". Pare cioè di capire che fin qui lo standard erano tre medici esperti, e ora diventa un medico esperto più un sistema esperto. Sistema il quale peraltro avrà un "apprendimento bloccato", ovvero "il modello di apprendimento automatico non può essere modificato o sostituito". E ovviamente, diversamente cambierebbero le sue prestazioni, non si sa se in meglio o in peggio e bisognerebbe ricominciare daccapo. Cosa cambia dunque rispetto alle procedure basate unicamente sull'intervento umano? L'articolo sostiene che migliori la concordanza delle diagnosi, ma sarebbe facile opporre l'obiezione che la concordanza aumenta sempre se diminuiscono le "teste" da mettere d'accordo. Quello che indubbiamente cambia è che serviranno sempre meno patologi esperti, dapprima servirà assumerne meno e a cascata non servirà più nemmeno formarli. Patologi la cui esperienza peraltro cresce indefinitamente nell'arco della vita professionale, generando quella formazione a cascata basato sul rapporto tra allievo e maestro (insegnante, se preferite: maestro ormai si usa poco e nulla, ma il senso è quello). Escluderei infine che tutto questo possa quanto meno generare economie per la sanità pubblica: in un modo o nell'altro, l'imprenditoria e il mercato finiranno per guadagnarci, in termini di licenze d'uso, brevetti o qualche altra diavoleria. Non esiste nell'attuale sistema nessuna innovazione che riduca i costi. Per esserci, dovrebbe essere generata dallo stato, ma è stato insegnato a noi tutti che lo stato non è in grado di innovare, e dunque teniamoci il privato. Si prospetta in ogni caso un futuro per affrontare il quale servirà molto fegato.

Fonte: https://t.me/MarCosent

Qui l'articolo: https://www.doctor33.it/articolo/63888/intelligenza-artificiale-ema-qualifica-primo-strumento-per-diagnosi

venerdì 7 marzo 2025

MA PERCHÉ NON RIUSCIAMO A LIBERARCI DELLO SMARTPHONE?


Jonathan Haidt è uno psicologo americano che da molto tempo tenta di spiegare all'opinione pubblica che l'uso prolungato dello smartphone può arrecare danni alla nostra mente. Nello specifico la questione riguarda soprattutto i più giovani, tra i quali i tassi di ansia e depressione sono fortemente in aumento. C'entrano social network e smartphone? Secondo Haidt sì. Il punto però è che ormai liberarsi dello smartphone sembra quasi impossibile. Ma perché?


I momenti "vuoti" sono fondamentali per la crescita e per lo sviluppo cognitivo e creativo. Quindi bisogna promuoverlo questo tempo "vuoto", invece di riempirlo con nuovi e continui stimoli, spesso inutili ed eccessivi.

Ma alcuni genitori non comprendono che dare il buon esempio ai propri figli è di fondamentale importanza per il loro futuro.

Fonte: t.me/Alba_dei_Morti_Viventi

martedì 4 marzo 2025

Ordine pubblico

Diventato famoso, si prepara a entrare nei mercati esteri.

Molti clienti stranieri, anche dagli Emirati Arabi Uniti, sono interessati ad acquistarlo.

Il robot, creato dalla Rotunbot Co., ha attirato l'attenzione dopo che a dicembre è diventato virale online un video che lo ritraeva mentre pattugliava insieme agli agenti di polizia

Fonte: https://t.me/Arruinas

domenica 23 febbraio 2025

PROTOCLONE IL PRIMO "ESSERE UMANO SINTETICO"

Clone Robotics ha presentato Protoclone, il primo essere umano sintetico, un androide iperrealistico con muscoli articiali e sensori avanzati. Progettato per imitare fedelmente la biomeccanica umana, Protoclone rappresenta un passo rivoluzionario nella robotica bionica. E con l’arrivo di Clone Alpha, un assistente domestico evoluto, sorgono interrogativi sul futuro della convivenza tra umani e robot.

Il nuovo Frankenstein 2.0 di Clone Robotics, azienda che sviluppa robot bionici cd. intelligenti, "è anatomicamente accurato con oltre 200 gradi di libertà, più di 1.000 miofibre e 200 sensori", non solo, "è dotato di poteri straordinari e tratti antropomorfi per risolvere le sfide quotidiane" 
Qui si può già ordinarlo

Siamo pronti a questa nuova era? Siamo definitivamente entrati nella Valle dell'Inquietudine. Federico Greco di Ottolina TV parla di Intelligenza artificiale, androidi e umanità, per la rubrica Desaparecinema, analizzandone le criticità attraverso lo studio del linguaggio cinematografico e non solo. 

Il punto è: chi se ne impossesserà? E per quali scopi? La soluzione alla ovvia risposta alla domanda sarebbe, come sempre, la nazionalizzazione dell'IA, per tutelare gli interessi del popolo. Ma succederà, ovviamente, il contrario. Anzi, è già successo. scrive Giorgio Bianchi

Fonti: 

mercoledì 19 febbraio 2025

Dittature digitali

 

Yuval Noah Harari, consigliere capo del WEF:

“Il controllo sui dati potrebbe consentire alle élite di fare qualcosa di più radicale della semplice creazione di dittature digitali”.

"Hackerando gli organismi, le élite potrebbero acquisire la capacità di rimodellare il futuro della vita stessa."

"Se riuscissimo davvero a hackerare e progettare la vita, non sarebbe solo la più grande rivoluzione nella storia dell'umanità, ma anche la più grande rivoluzione nella biologia."

Fonte: https://t.me/JosefSternInformazioniLibere

Senza nessuna vergogna o ritegno; si commenta da sè.

giovedì 13 febbraio 2025

raggiungere Marte in 30 giorni

Schema del funzionamento dello strumento proposto da Rosatom. Credito: Rosatom

Un motore al plasma sviluppato da Rosatom potrebbe far raggiungere Marte in 30 giorni 

Questo motore funziona a idrogeno e può accelerare le particelle cariche, elettroni e protoni, fino alla velocità di uscita di 100 km/sec. Tali unità ci consentiranno di raggiungere gli angoli più remoti del Sistema Solare e di andare oltre i suoi confini, hanno affermato gli sviluppatori del Troitsk Institute di Rosatom. Per fare un esempio, il volo verso Marte durerà solo 1-2 mesi. Un viaggio più veloce verso Marte non solo aumenterebbe l’efficienza, ma ridurrebbe anche i rischi legati all’esposizione prolungata alle radiazioni cosmiche per gli astronauti.

Leggi tutto l'articolo alla fonte: https://www.passioneastronomia.it/un-motore-al-plasma-sviluppato-da-rosatom-potrebbe-far-raggiungere-marte-in-30-giorni/

lunedì 10 febbraio 2025

Come la CIA ha generato Google


La creazione di Google ha avuto un ruolo cruciale nel piano dell'intelligence statunitense di ottenere il predominio globale attraverso il controllo delle informazioni.

COME È INIZIATO:

Secondo il progetto INSURGE INTELLIGENCE, il Pentagono ha fondato il suo progetto per il settore privato, l'Highlands Forum, durante l'amministrazione Clinton nel 1994.

Insieme ai contractor della difesa, il gruppo ha elaborato una strategia per una “guerra incentrata sulla rete”.

Gli attacchi terroristici dell'11 settembre furono sfruttati dalle agenzie di spionaggio statunitensi per giustificare non solo le invasioni militari nel mondo musulmano, ma anche la sorveglianza di massa della popolazione civile.

INTERVIENE LA CIA:

Il programma Massive Digital Data Systems (MDDS) della CIA, nato negli anni '90, è stato progettato per migliorare le tecniche di query e tracciare gli utenti.

Per servire meglio i suoi obiettivi, nel 1999, la CIA ha fondato la propria società di venture capital, In-Q-Tel, per investire in tecnologie potenzialmente utili

Gli studenti di dottorato della Stanford University, Sergey Brin e Larry Page, stavano lavorando proprio su una startup tecnologica di questo tipo

La progettazione del motore di ricerca e degli algoritmi che alla fine hanno dato origine a Google è stata finanziata con sovvenzioni della CIA attraverso un programma volto a migliorare le capacità di sorveglianza di massa.

PRISM:

Il whistleblower Edward Snowden rivelò nel 2013 che la NSA aveva accesso diretto ai sistemi di Google attraverso il suo programma segreto PRISM, consentendo all'agenzia di raccogliere enormi quantità di dati su cittadini americani, alleati di Washington e cittadini stranieri.

Secondo un rapporto del 2022 basato sull'analisi dei siti web di ricerca di lavoro, in quasi tutti i dipartimenti di Google sono impiegati ex agenti della CIA

Google è stata colpita da molteplici cause legali derivanti dai suoi precedenti abusi di dati e violazioni della privacy.

Fonte: https://t.me/geopolitics_live/42906

venerdì 7 febbraio 2025

Software di plagio

"La mente umana non è, come ChatGPT e i suoi simili, una macchina statistica ingorda di centinaia di terabyte di dati per ottenere la risposta più plausibile a una conversazione o la più probabile a una domanda scientifica. La mente umana è un sistema sorprendentemente efficiente ed elegante che opera con una quantità limitata di informazioni. Non cerca di danneggiare le correlazioni dai dati, ma cerca di creare spiegazioni. [... ] Smettiamola di chiamarla allora <Intelligenza Artificiale> e chiamiamola per quello che è e fa: un software di plagio, che non crea nulla, ma copia opere esistenti, di artisti esistenti, alterandole abbastanza da sfuggire alle leggi sul copyright.

Si tratta del più grande furto di proprietà intellettuale mai registrato da quando i coloni europei sono arrivati nelle terre dei nativi americani. "

Noam Chomsky

Fonte: Giuseppe Masala Chili

lunedì 3 febbraio 2025

Treno all'idrogeno

Transmashholding ha presentato il prototipo di un treno a celle a combustibile a idrogeno. Il treno è parte di un progetto su larga scala condotto da TMH in collaborazione con Rosatom, le Ferrovie Russe e il Governo della Regione di Sakhalin. La prima regione in cui inizierà a circolare il nuovo treno sarà Sakhalin.

Un prototipo apparirà l’anno prossimo e il trasporto regolare su treni regionali inizierà entro il 2028.

Fonte: (https://www.rbc.ru/technology_and_media/02/10/2024/66fd35299a7947b0bbf5db7f?ysclid=m1tqttcc6x405157326)

Tramite: https://t.me/infodefITALY

venerdì 31 gennaio 2025


Ammesso che l'evoluzione dei modelli di AI e la loro immissione nel mercato è molto importante per le implicazioni geopolitiche ed economiche permane comunque il mistero che illustrerò qui di seguito.

Se io posso intavolare un fervido dialogo con Aristotele, Tudidide, Omero, Sofocle fino ad arrivare a Dostoevskij a Mann e a Gibson semplicemente leggendone le opere a cosa mi serve fare domande ad una AI conversazionale come ChatGPT o DeepSeek?

Se io posso ascoltare la musica di Beethoven, Mozart o Bob Dylan, oppure posso ammirare un opera di Chagal, Caravaggio, Klee o Warhol a cosa mi serve una AI LLM che genera musica (sarebbe più corretto dire suoni) e/o immagini?

Se io posso guardare un film di Kubrick o di Fellini a cosa mi serve una AI LLM che genera video?

Se io posso descrivere da me una immagine che vedo a cosa mi serve una AI LLM Multimodale che se gli dai una immagine te la descrive?

La Verità Vera è che l'Intelligenza Artificiale è l'ultimo stadio del rincoglionimento umano. O meglio ancora è la definitiva riduzione a gregge belante di masse umane gestite dai pochi uomini che producono questi strumenti.

Poi è importante seguire la questione. Ma la rivoluzione vera, sarebbe mandare a fa...lo queste ca...te.

di Giuseppe Masala

Fonte: L'Antidiplomatico

mercoledì 29 gennaio 2025

Guerra con intelligenza (?) artificiale

Assange afferma che "l'intelligenza artificiale viene utilizzata per omicidi di massa a Gaza" “La maggior parte degli obiettivi a Gaza vengono bombardati a causa degli attacchi dell’intelligenza artificiale”. È stato rivelato che Google ha fornito all'esercito israeliano strumenti di intelligenza artificiale nelle prime settimane del genocidio.

Fonte: https://t.me/donnaconlamaschera


Washington Post – Google ha fornito i suoi strumenti per l'IA all'esercito israeliano dopo il 7 ottobre


I dipendenti di Google hanno lavorato per fornire all'esercito israeliano l'accesso alla più recente tecnologia di intelligenza artificiale dell'azienda sin dalle prime settimane della guerra tra Israele e Gaza.

I documenti interni mostrano che Google ha assistito direttamente il Ministero della Difesa israeliano e le Forze di difesa israeliane, nonostante gli sforzi dell'azienda di prendere pubblicamente le distanze dall'apparato di sicurezza nazionale del paese dopo le proteste dei dipendenti contro un contratto di cloud computing con il governo israeliano.

L'anno scorso Google ha licenziato più di 50 dipendenti dopo aver protestato contro il contratto, noto come Nimbus, per timore che la tecnologia di Google potesse aiutare programmi militari e di intelligence che hanno danneggiato i palestinesi.

Nelle settimane successive all'attacco del 7 ottobre 2023 a Israele da parte dei militanti di Hamas, un dipendente di Google nella sua divisione cloud ha intensificato le richieste di maggiore accesso alla tecnologia di intelligenza artificiale dell'azienda dal Ministero della Difesa israeliano, come mostrano i documenti ottenuti dal Post.

I documenti, che descrivono in dettaglio i progetti all'interno della divisione cloud di Google, indicano che il ministero israeliano desiderava urgentemente espandere l'uso di un servizio Google chiamato Vertex, che i clienti possono utilizzare per applicare algoritmi di intelligenza artificiale ai propri dati.

Un dipendente di Google ha avvertito in un documento che se l'azienda non avesse rapidamente fornito più accesso, l'esercito si sarebbe invece rivolto al rivale di Google nel cloud, Amazon, che lavora anche con il governo israeliano nell'ambito del contratto Nimbus.

Persino nel novembre 2024, quando un anno di attacchi aerei israeliani aveva ridotto gran parte di Gaza in macerie, i documenti mostrano che l'esercito israeliano stava ancora attingendo a Google per la sua ultima tecnologia di intelligenza artificiale. Verso la fine di quel mese, un dipendente ha richiesto l'accesso alla tecnologia di intelligenza artificiale Gemini dell'azienda per l'IDF, che voleva sviluppare il proprio assistente di intelligenza artificiale per elaborare documenti e audio.

Fonti: Washington Post 

𝗔𝗹𝗲𝘁𝗵𝗲𝗶𝗮 𝗜𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝗰𝗲 (𝗢𝗦𝗜𝗡𝗧)

Gaza prima e dopo, le foto shock dallo spazio

Secondo quanto ha riferito, ieri, il quotidiano britannico The Guardian, durante la guerra genocida di Israele nella Striscia, il colosso tecnologico Microsoft ha addirittura ampliato i suoi legami commerciali con l’esercito di Tel Aviv.

Secondo il media inglese, il colosso della tecnologia fornendo servizi informatici e di archiviazione e firmando contratti del valore di almeno 10 milioni di dollari per offrire migliaia di ore di supporto tecnico, ha così rafforzato i suoi rapporti con l'establishment dell’esercito di occupazione israeliano.

Nell’articolo si precisa, dall’inizio della guerra a Gaza, il 7 ottobre 2023, la dipendenza dell’esercito israeliano dalla tecnologia cloud e dai sistemi di intelligenza artificiale di Microsoft è aumentata in modo significativo.

Per questa ragione, ha sottolineato The Guardian, l’esercito israeliano “è diventato sempre più dipendente da aziende come Microsoft, Amazon e Google per archiviare e analizzare grandi volumi di dati e informazioni di intelligence per un periodo più lungo”.

Dunque, Microsoft è diventata “un partner fidato” del ministero degli affari militari israeliano, “incaricato di lavorare su progetti sensibili e altamente classificati”.

Inoltre, come aggiunge il media britannico, “Il suo personale ha anche lavorato a stretto contatto con la direzione dell’intelligence [dell’esercito israeliano], inclusa la sua divisione di sorveglianza d’élite, l’Unità 8200”.

Le unità delle forze aeree, terrestri e navali israeliane, nonché la direzione dell'intelligence del regime, durante il conflitto hanno utilizzato principalmente la piattaforma di cloud computing Azure di Microsoft. Tra l’altro, Azure ha sostenuto direttamente le attività di combattimento e diIntelligence a Gaza, ha ricordato The Guardian.

Sebbene i giganti tecnologici americani abbiano negato che i loro servizi stiano contribuendo a uccidere i palestinesi durante la recente guerra, numerose inchieste hanno scoperto che sia il loro cloud che i loro sistemi di intelligenza artificiale (AI) sono cruciali per Israele.

A tal proposito, Il portale+972 Magazine ha riferito lo scorso aprile come l’esercito israeliano abbia sviluppato un programma che utilizza l’intelligenza artificiale per determinare gli obiettivi degli omicidi, i quali vengono spesso eseguiti con munizioni “bombe stupide”, che distruggono intere case e uccidono tutti i loro occupanti.

Fonti: La Redazione de l'AntiDiplomatico

+972 Magazine

sabato 25 gennaio 2025

Robot umanoidi


In Cina, compaiono i primi robot umanoidi nelle fabbriche.
Robot umanoidi come quelli in video cominceranno presto ad assemblare iPhone in Cina.
Questi robot aiuteranno i lavoratori ordinari a ridurre stress e tensione, almeno secondo i progettisti.



A Shanghai è stata creata una base di addestramento per robot umanoidi dove quest’ultimi verranno addestrati a svolgere vari compiti. I dati raccolti saranno inviati agli sviluppatori per l'ottimizzazione.

Fonti: @tutti_i_fatti

lunedì 20 gennaio 2025

Screenshot

Satya Nadella, CEO di Microsoft, spiega che i PC Windows avranno una funzione di memoria fotografica chiamata Recall che ricorderà e comprenderà tutto ciò che fai sul tuo computer acquisendo screenshot continuamente.

La “transizione digitale” è l’autostrada che ci sta conducendo al controllo totale e costante delle nostre vite da parte di soggetti pubblici e privati che in tal modo potranno manipolarci, ricattarci, toglierci i nostri diritti fondamentali, ridurci in schiavitù. Se non lo capiamo in fretta e non agiamo per trovare un’uscita, ce ne accorgeremo tutti troppo tardi.

Fonte: Francesca Donato OFFICIAL - LIBERI DI PENSARE

venerdì 17 gennaio 2025

Siamo alla frutta

 

Ecco l'apice della prodezza intellettuale occidentale: l'Università di Cambridge, quel sacro tempio dell'apprendimento, ora costretta a insegnare alle sue "menti più brillanti" l'oscura arte di... salire le scale. Sì, la stessa civiltà che un tempo ha mappato le stelle, decodificato il DNA e sognato la trascendenza ora si ritrova a stampare poster su come guardare in alto da un telefono mentre si affronta il più antico nemico della gravità.

"Alza la testa. Abbassa il telefono!" dichiara saggiamente il cartello, abbinato all'immagine tragicomica di un uomo sdraiato sulle scale, con il cellulare in mano e un codice QR per, indovinate un po', segnalare incidenti sfiorati. Si può quasi sentire il gemito collettivo di Newton che si gira nella tomba. È questa la decantata ingegnosità che un tempo ha tracciato imperi e guidato la rivoluzione industriale? Una società così infantilizzata da non potersi fidare della sua gioventù d'élite per quanto riguarda le scale?

Tratto da:https://t.me/TheIslanderNews


Un conducente di tram e youtuber ceco ha mostrato come gestisce le situazioni in cui pedoni distratti dai loro dispositivi mettono a repentaglio la propria vita. Il conducente è spesso costretto a rallentare a suonare il clacson.

Fonte: @tutti_i_fatti

venerdì 10 gennaio 2025

Il robot cinese Unitree B2-W è un punto di svolta per l’industria: il video incredibile

Il robot Unitree B2-W dell’azienda cinese Unitree Robotics non è come tutti gli altri robot ma è un vero e proprio game changer ovvero un punto di svolta per l’intero settore. E’ stato progettato per affrontare una vasta gamma di ambienti e terreni, combinando la mobilità tipica dei quadrupedi con l'efficienza della locomozione su ruote. Con una velocità massima di 20 km/h e la capacità di trasportare carichi fino a 120 kg, il B2-W si distingue per la sua versatilità operativa, potendo muoversi agilmente su superfici piane e terreni accidentati, come pendii ripidi e scale. Equipaggiato con una batteria ad alta capacità, offre un'autonomia di circa 50 km anche a pieno carico. La sua costruzione robusta garantisce resistenza a polvere e acqua, permettendogli di operare in condizioni climatiche estreme, da -20°C a +55°C. Grazie a sofisticati algoritmi di bilanciamento e a sensori avanzati come LiDAR e telecamere di profondità, il B2-W è in grado di eseguire manovre complesse e di navigare autonomamente in ambienti variabili, rendendolo un alleato prezioso per applicazioni industriali, ispezioni e operazioni di soccorso.

Fonte: https://innovazione.tiscali.it/disruptive-innovation/articoli/Il-robot-cinese-Unitree-B2-W-punto-di-svolta-per-industria/

martedì 7 gennaio 2025

NANOTECNOLOGIE NEL CORPO UMANO

 

In "Viaggio allucinante" di Isaac Asimov, i "minuscoli dispositivi" di cui titola il noto foglio di carta stampata, non si "dissolvono" affatto. L'arte di informarsi è estranea a questi sedicenti cronisti; tuttavia:


La tecnologia va nell’uomo, “oggetti intelligenti molto piccoli in grado di viaggiare nel corpo umano, nanotecnologie nella misura di nanometri”: era il 2021 quando iniziai a denunciare gli Xenobot in una puntata de Il TecnoRibelle , nanotecnoloigie impiantabili nel corpo umano poi tema del mio libroi nchiesta TECNO-UOMO 2030 oltre che in una puntata de La TecnoGabbia

Adesso di nanorobotica ne scrive anche Repubblica: la scusa del transumanesimo è sempre per il nostro bene, lo fanno per curarci

Fonte: Maurizio Martucci giornalista indipendente https://t.me/MaurizioMartucci


Inizia anche lo sdoganamento dei nanobot. Repubblica li presenta esattamente come li presentava lo scienziato israeliano Ido Bachelet: come "panacee" per curarci. Li hanno messi poi nei vaccini Covid e sappiamo in realtà quello che stanno veramente facendo.

Fonte: Cesare Sacchetti