Sapevate che nei servizi igienici e nei
liquami c'è un tesoro nascosto? Ce lo spiega il Forum di Davos nella
“quarta rivoluzione industriale”.
Gli esperti assicurano che si tratta di
una nicchia di mercato che finora nessuno si era preso la briga di
sfruttare. Chissà come mai, verrebbe da chiedersi?
Esistono infatti programmi per produrre
idrogeno ed elettricità; altri per produrre carbone organico,
minerali, fertilizzanti, cibo e acqua potabile.
Nel 2016, diverse multinazionali hanno
formato il "Toilet Board Coalition", una coalizione che
collabora con agenzie delle Nazioni Unite (UNICEF, UN-Water e il
Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo) nel quadro degli
Obiettivi di sviluppo sostenibile, uno dei quali è rappresentato da
latrine, servizi igienico-sanitari.
Fanno parte della coalizione Unilever, che possiede centinaia di marchi alimentari (Algida, Calvé,
Bertolli, Carte d'or, Cif, Coccolino, Clear, Dove, Grom, Knorr,
Maizena, Magnum, Mentadent, Pfanni, ecc.) e Firmenich, azienda
svizzera che produce aromi artificiali.
Avete capito quale sarebbe la materia
prima, vero?
Secondo una ricerca di mercato si parla
di un business da 62 miliardi di dollari nella sola India.
Ogni anno infatti i liquidi biologici vengono sprecati: stiamo
parlando di 3,8 trilioni di litri di risorse biologiche di valore.
Anche il colosso francese Veolia fa
parte della holding e ricicla le acque reflue per renderle potabili.
Nel 2023 ha lanciato il Programma Jourdain: “il primo esperimento
in Europa nel trattamento delle acque reflue, per garantire
l'approvvigionamento di acqua potabile nella regione”.
Nel 2011, la Fondazione Gates ha
finanziato il concorso RTTC (“Reinvent the Toilet Challenge”) per
filtrare e separare i vari componenti delle acque reflue.
La retorica che giustifica il
riciclaggio delle acque reflue è sempre la stessa: il cambiamento
climatico causerà siccità, quindi carenze idriche.
Ma tranquilli ci pensano loro con le
nostre deiezioni!!!
La tecnica di riciclo degli escrementi
si basa sull'allevamento di larve di mosca soldato nera (Hermetia
illucens). Chiamate ovviamente le "mosche ecologiche" per
la loro capacità di convertire i rifiuti organici in proteine,
lipidi e nutrienti essenziali di alta qualità. La polvere viene
trasformata in un prodotto facilmente digeribile e ricco di
nutrienti, utilizzato per alimenti e bevande: farina, impasti per
torte e biscotti, barrette proteiche, birra, cereali per la colazione
e sostituti della carne e latticini.
Questa tecnica che utilizza le larve di
mosca rientra in un progetto sovvenzionato dall'immarcescibile e
immancabile Fondazione Gates.
Quindi mentre le multinazionali si appropriano dell'acqua potabile dalle sorgenti naturali per venderla in bottiglia,
tutti gli altri morti di fame dovranno accontentarsi di bere acque
fecali riciclate, pagandole pure! Sono dei geni.
Liberamente tratto da: https://t.me/marcellopamio
Vecchio proverbio popolare: "Se la merda avesse valore, i poveri nascerebbero senza il culo"